Eโ stato riposizionato sul Gran Sasso lโex bivacco Lubrano, costruito nel 1972 e distrutto da una bufera nellโautunno del 1999.
Il bivacco – una struttura in metallo realizzata in un unico modulo coibentato delle dimensioni di 6×3 metri e 2,5 metri di altezza, per un peso complessivo di 26 quintali, fissata su una piattaforma in cemento armato – รจ stato riportato nella sua originaria posizione, ovvero sul promontorio che insiste sul Vallone della Fornaca, tra Monte Prena e Monte Camicia, a quota 1815 s.l.m. Il trasporto รจ avvenuto grazie a un elicottero Chinook CH-47 dellโEsercito Italiano.
Questo intervento รจ stato reso possibile dallโimpegno dellโAssociazione โi Corridori del Cieloโ, con il supporto della Protezione Civile regionale, la ditta Unirest dellโAquila, Studio Due dellโAquila, la ditta Sarra Marmi, il Soccorso Alpino, la Guardia di Finanza, e il reparto volo dei Vigili del Fuoco di Pescara. Lโiniziativa gode del patrocinio dellโUniversitร dellโAquila, della Fondazione Cassa di Risparmio, della Banca Nazionale del Lavoro (BNL), della Regione Abruzzo, dei soci del Club 2000 e dellโAssociazione Costruttori (Ance) dellโAquila.
“Questo progetto – conferma in una nota l’Universitร – rappresenta un grande esempio di collaborazione e amore per il nostro territorio montano, offrendo un rifugio sicuro agli escursionisti e alpinisti, e celebrando la passione e la resilienza di chi ama la montagna”.