Oltre cento rider “in nero” sono stati scoperti nell’ambito della attività ispettiva avviata nei mesi scorsi dagli uomini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Chieti nei confronti di una società operante nel settore del food delivery, di conseguenza sanzionata per mezzo milione di euro. Lo riporta l’Ansa Abruzzo.
L’attività ispettiva ha permesso di accertare l’impiego di 106 rider vincolati al datore di lavoro attraverso la stipula di contratti di collaborazione occasionali, risultati essere una mera schermatura rispetto al reale rapporto di lavoro subordinato.
Con tali tipologie di contratti la società ha potuto impiegare molteplici ciclo-fattorini per le consegne di prodotti alimentari a domicilio, ottenendo un significativo risparmio contributivo ed erariale. I rider, per lo più di giovane età, sono stati impiegati senza le tutele retributive, senza il riconoscimento di ferie e riposi settimanali e senza l’applicazione delle norme minime della sicurezza sul lavoro. La ricostruzione del modello organizzativo aziendale ha evidenziato, infatti, che percepivano da un minimo di due a un massimo di cinque euro l’ora, a fronte degli almeno dieci previsti dal contratto collettivo nazionale di riferimento.
Inoltre, utilizzavano scooter e biciclette private ed erano soggetti a stringenti tempistiche di lavoro per l’esecuzione delle consegne, concentrate soprattutto nelle fasce orarie di pranzo e cena, senza tener conto delle condizioni climatiche in cui operavano. Alla società, diffidata alla regolarizzazione mediante assunzione dei rider impiegati, sono state irrogate sanzioni per oltre mezzo milione di euro.
L’Inps di Chieti dovrà procedere, inoltre, al calcolo della consistente evasione contributiva che è stata scoperta. Altri 38 lavoratori sono stati individuati come irregolari. “Il Corpo – si legge in una nota della Finanza – è in grado di colpire, nella loro globalità, tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita e alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale e trasparente su cui basare lo sviluppo di una società equa e attenta ai bisogni di ciascuno”.