Li chiamano stagionali salva raccolti Made in Italy: sono i 142 lavoratori marocchini che sono arrivati nel pomeriggio dal loro paese d’origine in Italia e in Abruzzo per la raccolta delle principali produzioni, messa a rischio dalla mancanza di manodopera a causa della pandemia e della chiusura dei confini. I lavoratori, arrivati con un volo charter atterrato all’aeroporto di Pescara, erano stati sottoposti a tampone prima della partenza dal Marocco, e una volta giunti a destinazione, dovranno osservare un periodo di quarantena.
Stanno raggiungendo le rispettive sedi di lavoro in Abruzzo, ma anche in altre regioni italiane in pullman riempiti al 50% come da normativa anti Covid 19.
“L’iniziativa – ha spiegato Angelo Giommo, presidente di Coldiretti L’Aquila – è stata resa possibile dall’intesa raggiunta dalla Coldiretti con le autorità del Marocco grazie alla collaborazione dell’Ambasciata italiana a Rabat. La comunità di lavoratori agricoli provenienti dal Marocco è la seconda più presente in Italia dopo quella romena – spiega il presidente di Coldiretti L’Aquila – e parliamo di lavoratori che da anni lavorano nella nostra regione”.
Danilo Merz, nuovo direttore regionale Coldiretti Abruzzo spiega che “parliamo di lavoratori ormai indispensabili perché non possiamo assumere lavoratori italiani che dopo aver perso il lavoro hanno sostegno al reddito. Basti pensare che in Abruzzo abbiamo 7.200 lavoratori marocchini di cui 4.500 solo nel Fucino. Tutti specializzati e che ormai da tempo lavorano nelle nostre zone”.
Soddisfatto anche il presidente della Saga (società di gestione aeroportuale) Enrico Paolini: “È il secondo anno che ospitiamo questa iniziativa. Lo scorso anno atterrarono a Pescara quattro voli. Questo è il secondo charter del 2021 e lo facciamo con la massima sicurezza, dando l’opportunità di poter far lavorare questi lavoratori nelle nostre zone. Noi come Aeroporto d’Abruzzo siamo pronti per ripartire in vista della stagione turistica. Abbiamo già da tempo ripristinato alcuni collegamenti come Bergamo Orio al Serio e Milano e altri ne ripristineremo da qui a qualche settimana”.