S.V., di soli 16 anni, dimostra di avere un carattere davvero di ferro. Forte nel corpo e nello spirito. Adesso ancora non può parlare, ma i giorni che passano e che scorrono come gocce di pioggia sul vetro di una finestra, promettono bene. Il 2 febbraio scorso, il 16enne è stato sottoposto ad un delicato intervento alla testa, che è andato bene. Adesso lui e la mamma sono in attesa della chiamata dell’Ospedale Santa Lucia di Roma, dove verrà trasferito a breve per seguire un percorso di neuroriabilitazione, che durerà più di qualche mese. Il ragazzo, solo qualche settimana fa, verso la metà del mese di gennaio, si era risvegliato dal coma, dopo due mesi di black out.
Il 16enne rimase vittima, di fatti, di un terribile incidente avvenuto in montagna, il primo novembre del 2020.
Precipitò dal Corno Grande, sul Gran Sasso, da un’altezza di 100 metri. Originario di Magliano de’ Marsi, riceve adesso con regolarità le visite della madre, che lo accudisce con pieno e vivo amore. E’ ancora ricoverato al Mazzini di Teramo: appena ci sarà la chiamata, S. (alpinista esperto) verrà trasferito all’ospedale romano per la neuroriabilitazione.
“I medici sono stati stupendi – commenta la mamma del 16enne – Mio figlio ancora non riesce a parlare perché ha ancora il tubo tracheale, ma muove bene mani e piedi; sta meglio, in poche parole. Ieri, quando sono andata a trovarlo in Ospedale, mi ha fatto anche delle carezze e si è commosso”.
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