Un cold case nel vero senso della parola, oggi nuovamente infiammato da una ripresa delle indagini per via di tecniche investigative migliorate e moderne. E’ stato interrogato nella giornata di ieri, infatti, il presunto omicida di una prostituta albanese, un uomo di 51 anni, da tempo residente nella città marsicana di Avezzano. In questo caso, il caso è stato riaperto.
L’omicidio avvenne 21 anni fa, a Prato. Le nuove e moderne tecniche investigative, come, ad esempio, una più puntuale e allargata rilevazione delle impronte digitali, hanno permesso di riportare alla luce le indagini ed i fatti. Il presunto assassino, per ora indagato, è un uomo residente ad Avezzano, di 51 anni. All’epoca dei fatti, aveva circa 30 anni di età.
La vittima è originaria del Sud Italia, ma vive da molto tempo nella città avezzanese. Ieri, è giunta nella città marsicana, infatti, la Polizia giudiziaria di Prato per dare luogo all’interrogatorio. L’indagato ha risposto alle domande e si è presentato all’interrogatorio accompagnato dal legale difensore Mario Del Pretaro.
I FATTI. All’epoca, l’indagato conduceva ad alta velocità una macchina, probabilmente perché coinvolto in un inseguimento con la Polizia. La vittima, una prostituta albanese di 23 anni, era a bordo con lui, nell’auto. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’uomo avrebbe scaraventata fuori dalla macchina in corsa la donna, che poi ha perso la vita. Stando ai fatti riannodati, quindi, potrebbe, oggi, accadere di tutto, anche perché l’omicidio è un reato che non va in prescrizione, quindi l’uomo potrebbe comunque essere condannato, ma gli elementi potrebbero anche non essere sufficienti per dar corso a questo finale della storia in questione.
Foto di: MarsicaLive