Hanno solo 12 anni sulla carta, ma oggi, nello spirito, si sono comportati da VERI uomini adulti. Oggi che ricorre una commemorazione nera, anche se marchiata di rosso: quella della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Gli alunni della classe II C della scuola media di Trasacco, sotto la supervisione della docente di sostegno nonché coordinatrice scolastica Sabrina Palumbo, hanno deciso di onorare il 25 novembre in un modo molto particolare, quasi da gentleman vecchio stile. Prima del suono della campanella di inizio lezione, sono entrati in aula ed hanno posato sul banco di tutte le loro compagne di studi, una scatola di cioccolatini e una rosa rossa, il tutto accompagnato da dei biglietti con su scritte delle frasi ideate da loro sul tema del 25 novembre.
“Anche questa è una forma di prevenzione dell’orrore del Femminicidio e della violenza di genere. – spiega alla redazione Sabrina Palumbo – Nella giornata di ieri, abbiamo scelto dei pensieri e delle poesie che fotografassero il fenomeno commemorato, tristemente, oggi, e li abbiamo proposti con un dono speciale alle piccole donne della nostra classe”. Una galanteria oggidì quasi scomparsa, che racchiude tutto il senso del rispetto.
“Non solo – aggiunge la docente – all’ingresso dell’Istituto, abbiamo realizzato anche un’istallazione, valida sia per la celebrazione della Giornata mondiale dei diritti dei bambini, in occasione dei 30 anni dalla nascita della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, datata 20 novembre 1989, sia per la giornata di oggi. L’abbiamo realizzata con scarpe di vario tipo, anche paia di scarpe rosse, perché, per noi, la società deve sempre andare avanti, in cammino verso un mondo migliore. Della violenza di genere, ne discutiamo molto in classe: i ragazzi sono consapevoli e capiscono la portata orrenda di questo fenomeno sociale e culturale”.
“Le rose scelte, inoltre, non sono vere, ma finte, – dice Sabrina Palumbo – questo perché non volevamo si appassissero nel giro di qualche giorno. In questo modo, invece, il simbolo di questa giornata rimarrà per lungo tempo nelle camerette di queste giovani ragazze in crescita”.
Parlarne. Sempre. Una lezione di classe da una classe di alunni.