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4 mila sindaci al maxi convegno di Poste Italiane

Focus sugli uffici postali dei piccoli Comuni italiani, con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti. Si mira a salvaguardare la prossimità del servizio.

I lavori sono incominciati alle ore 9 e 30, al Centro Congressi “La nuvola”, all’Eur di Roma. Questa mattina 4 mila sindaci provenienti da tutta l’Italia si sono radunati in flotta per prendere parte alla seconda edizione del convegno “Sindaci d’Italia”: l’evento targato Poste Italiane in cui si tracciano i bilanci degli anni passati e si progettano le linee future per uno sviluppo sempre più ottimale del servizio postale, che deve essere presente, efficacie e capillare.

Un esercito di fasce tricolore ha invaso la sala convegni per partecipare ad un dialogo attivo e informativo con i vertici di Poste. Presenti, di fatti, in qualità di relatori la presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina e l’amministratore delegato, Matteo Del Fante. Attori principali e unici della giornata tematica di oggi, quindi, sono la governance nazionale di Poste e i primi cittadini d’Italia, rappresentati, sul palco dei relatori, dal presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni italiani), Antonio Decaro. Questa è la seconda edizione dell’iniziativa denominata “Sindaci d’Italia”. I vertici di Poste Italiane presenteranno il piano di riorganizzazione contro la paventata chiusura degli uffici postali siti nei Comuni con una densità di popolazione al di sotto della soglia dei 5 mila abitanti.

Voce anche al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo. “E’ un onore per me essere qui oggi a partecipare ad una giornata che mette al centro il territorio. I Piccoli Comuni sono l’ossatura del nostro paese, siamo l’Italia dei Borghi, in fondo. Occorre investire in modo concreto nelle realtà rurali, per evitare lo spopolamento”, dice il Ministro. “Noi stiamo investendo sullo smartwalking, ad esempio. Serve lavoro immediato sul nostro territorio: è questo il paradigma che dobbiamo realizzare tutti assieme. L’Ufficio postale è da sempre, nel sentimento degli italiani, un presidio dello Stato”, e ha continuato “con l’iniziativa Poste nei piccoli Comuni diamo massimo supporto ai residenti dei Borghi, mantenendo viva l’Italia. Senza contare anche le 7 mila nuove assunzioni di Poste Italiane, grazie al turn over di quota 100, che, con ogni probabilità, andranno ad animare proprio gli uffici dei piccoli Comuni italiani”. Forte anche la presenza di sindaci abruzzesi al convegno di Poste.

Le fa eco il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che parla direttamente ai sindaci dicendo che “Poste Italiane ha mantenuto la promessa fatta al novembre dello scorso anno, non andando, quindi, a chiudere gli uffici dei piccoli comuni”. Poi stringe una mano metaforicamente ai primi cittadini predenti in sala, adducendo che “col risparmio che si potrebbe avere grazie ai tagli al costo della politica nazionale, si dovrebbe andare, magari, a rimpinguare l’indennità dei sindaci dei piccoli Comuni d’Italia, viste le responsabilità che comunque hanno. Questo impegni di Poste significa andare a mantenere posti di lavoro, significa aumentare le infrastrutture dei servizi, significa andare a contribuire allo sviluppo del territorio, con un progetto di miglioramento urbano anche a sfondo sociale: insomma, si va a riconoscere il ruolo delle comunità locali del Paese, premendo l’acceleratore sulle potenzialità del territorio. I piccoli comuni sono una risorsa straordinaria per l’Italia, possono essere dei laboratori di socialità, di innovazione, di idee. Sono realtà dove si mettono a punto dei modelli di amministrazione efficacie”.

L’hashtag della giornata è #Postesindaciditalia. A testimoniare le parole e gli interventi dell’iniziativa alla sua seconda edizione di svolgimento, circa 250 giornalisti. “Quest’anno i sindaci sono anche più numerosi rispetto all’edizione precedente – così rompe il ghiaccio, invece, il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte – Stiamo seguendo con molta attenzione la proposta legislativa “Liberiamo i sindaci”, ma quest’anno, per la prima volta, abbiamo un tavolo che si aprirà il 7 novembre, in coincidenza con la manovra e, di fatti, si chiuderà proprio a fine manovra, con tutti gli Enti locali, presso il Ministero degli affari regionali. Valuteremo insieme le richieste, perché anche io sono particolarmente sensibile alla tematica dei piccoli comuni”.

La proposta del presidente del Consiglio Conte è quella di aprire, però, un tavolo permanente. “A chi ha precise responsabilità amministrative e giuridiche deve corrispondere un giusto indennizzo economico; e mi riferisco ai sindaci delle piccole realtà”.

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