È stato presentato in Camera di Commercio Chieti Pescara lo studio condotto con l’Istituto Tagliacarne “Covid 19: quale scenario?”, il primo dei lavori commissionati dall’ente, per questo 2021, per offrire un’informazione economica puntuale al territorio ed uno spaccato sul quale lavorare in coerenza con i fabbisogni reali delle imprese.
Le imprese femminili hanno, a distanza di sei anni, meno probabilità di sopravvivenza rispetto a quelle maschili perché si trovano ad affrontare più difficoltà delle altre, assistono ad un fenomeno di de-natalità più accentuato e segnano un decremento del numero di iscrizioni dello 0,9% rispetto al 2019.
Il loro andamento lascia, però, intravedere dei dati positivi: le imprese rosa stanno infatti strutturandosi in forme più stabili e dimostrano una maggiore attenzione ai temi rilevanti per il Next Generation Eu come il green e la valorizzazione delle competenze (studio del Tagliacarne in allegato.) “La Camera di Commercio Chieti Pescara svolge, attraverso il proprio Comitato per l’imprenditoria femminile, oggi rappresentato dalla presidente Luciana Ferrone, un ruolo fondamentale per il potenziamento del numero di donne nei settori ad alto impatto tecnologico e per un rafforzamento strutturale ed organizzativo delle imprese femminili – commenta il presidente Strever “Consapevoli delle difficoltà ormai endemiche del sistema, con la Giunta camerale abbiamo deciso, per questo 2021, di incrementare le risorse destinate al Comitato, affinché in coerenza con il programma camerale, abbia gli strumenti per mettere a frutto un programma di iniziative concrete ed efficaci”.
Prosegue la presidente del Comitato Luciana Ferrone: “La pandemia ha accelerato dei cambiamenti. Adesso spetta a noi renderli stabili, approfittando della crisi per risolvere due nodi strutturali importanti: la differenza nella propensione alla digitalizzazione ed il diverso approccio delle banche. Stiamo lavorando ad un fitto programma di iniziative che verrà presentato nei prossimi giorni e che punta su queste direttrici oltre a tenere conto dell’importanza della diffusione della cultura di impresa tra le donne a partire proprio dalla scuola.”