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Cam: cittadini chiedono parere su incompatibilità candidati

Avvocato Puglia: "Aspettiamo risposta ministero Interno su posizione aspiranti sindaci accusati in tribunale delle imprese di mala gestio con danno 8 milioni di euro"

L’ombra del CAM, società consortile partecipata per intero dai Comuni marsicani per la gestione del servizio idrico, si allunga sinistra sull’arena della competizione elettorale con conseguenze che potrebbero impattare, in maniera pesante, sulle competizioni elettorali in programma nella Marsica il 20 e 21 settembre prossimi, tra cui quelle di Avezzano e Magliano dei Marsi: nello scorso luglio infatti alcuni cittadini elettori hanno chiesto agli uffici competenti del Ministero degli Interni se ci fossero ragioni di incompatibilità nelle prevedibili candidature di alcuni ex amministratori del CAM, portati in Tribunale con una richiesta di risarcimento per presunta “mala gestio” di oltre 8 milioni di euro. Lo rende noto l’avvocato Basilio Puglia, delegato dai cittadini richiedenti il parere.

“Si tratta di coloro che hanno rivestito cariche sociali all’interno del CAM – spiega il legale – e che i Comuni soci hanno deciso all’unanimità di citare in giudizio e di cui si ventilava la possibilità per di un impegno politico diretto”.

Dei 25 amministratori del passato del Consorzio Acquedottistico oggi, dopo la presentazione delle liste, si annoverano alcuni sindaci e consiglieri comunali e ben due candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative: Giovanni Di Pangrazio ad Avezzano e Pasqualino Di Cristofano a Magliano.

“I cittadini elettori hanno chiesto – ha aggiunto l’avvocato Puglia – se si profili o meno l’ipotesi di incompatibilità dettata dall’art. 63 del TUEL che si configura in caso di soggetto che ha ‘lite pendente’ con l’Ente per il quale concorre alla carica di consigliere o sindaco. E ciò sopratutto in considerazione del fatto che il CAM è oggetto di controllo analogo da parte dei Comuni soci: circostanza che si realizza quando il Comune socio esercita lo stesso potere nei confronti del CAM rispetto al suo Ufficio Tecnico”.

Altro aspetto sottolineato dai cittadini che hanno promosso il parere, secondo quanto riferisce lo stesso legale, riguarda la possibilità che in caso di elezione a sindaco o consigliere di un ex amministratore del CAM questi sia almeno in imbarazzo quando dovrà decidere di assumere la veste formale di parte nel processo pendente presso il Tribunale delle Imprese di L’Aquila (prossima udienza il 28 dicembre).

In altre parole: il neo sindaco, assessore o consigliere deciderà di tutelare i propri interessi personali (in gioco ci sono 8 milioni di euro di danni) o quelli dell’ente e dei cittadini che rappresenta?

C’è da immaginare che sarà una guerra politica nel primo Consiglio post elezioni del 20 e 21 settembre, quando le stesse assemblee dovranno verificare l’esistenza di cause di incompatibilità. Ma sopratutto una guerra di carte bollate di ricorsi al TAR che potrebbero anche decidere di rimuovere dalla carica i neo eletti.

Nel caso questi ricoprano la carica di Sindaco, come nei casi di Avezzano e Magliano, si verificherebbe la caduta dell’amministrazione, il commissariamento e il repentino ritorno alle elezioni come in un tragico gioco dell’oca.

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