“Durante la celebrazione della Santa Messa nella Cattedrale, quella delle ore 17 e 30, io e i miei parrocchiani siamo stati continuamente disturbati da petardi e botti vari, alcuni lanciati anche dentro l’antiporta della chiesa, forse per ottenere un maggior effetto acustico, non so. E poi le scuole sono chiuse”.
C’è tanta amarezza, tanto sconforto in questa testimonianza che arriva il giorno dedicato alla celebrazione religiosa e al ricordo dei defunti, Ognissanti, su quanto avvenuto ieri pomeriggio, in piazza, ad Avezzano. Don Claide Berardi, parroco dell’edificio di culto principale della città, rende una testimonianza che fa male e fa riflettere.
“All’uscita dalla Cattedrale, piazza Risorgimento era piena di ragazzini e genitori, questi ultimi in conversazione piacevole, i più con mascherina e qualcuno senza o magari portata in modo scorretto. Spero non dovremmo pagare tanta leggerezza”, afferma alla Redazione di InfoMediaNews.
Il suo post social, ieri, ha fatto scalpore. Ma il parroco non nasconde quella che è stata l’evidenza. “Capisco la voglia di normalità, ma adesso è un lusso che non possano permetterci. Non so se poi qualcuno ha avvertito le forze dell’ordine”.
I fedeli, ci dice Don Claide, sono rimasti molto amareggiati da ciò che hanno visto. “Ad Avezzano – commenta il parroco – si avverte con forza la crisi educativa, una crisi che a mio avviso è propria di questi tempi ed è in questo frangente particolarmente evidente”, queste le sue conclusioni.