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Animali, fuoco sacro e sale in piazza a Grancia per la festa di Sant’Antonio Abate

Sono le tradizioni che alimentano il fuoco identitario di un paese. Quelle secolari, figlie di un passato ricco della voglia di vivere insieme momenti felici, e quelle più giovani, nate dalle briciole del sentimento patriottico dei tempi che furono, un po’ per gioco e un po’ per caso. La giovane Festa di Sant’Antonio Abate a Grancia, frazione del Comune di Morino, è nata, casualmente, dalla volontà di un gruppo di compagni del territorio, ed è arrivata, quest’anno, alla sua seconda edizione, partita ieri, venerdì 20 gennaio.

16244944_10202991743712035_2037458350_oL’edizione principe della Festa di Sant’Antonio, made in Grancia, è stata un successo. Ragion per cui si è deciso di rinnovare una festività che potrebbe divenire, nel futuro prossimo, una nuova tradizione del paese. I battenti, quest’anno, sono stati aperti ieri, alle 16 in punto. La piazza del paese è divenuta, infatti, il regno dei giochi per i più piccoli di Morino e Grancia. «Abbiamo pensato, di comune accordo, di iniziare la festa, divisa in tre giornate, 20, 21 e 22 gennaio, allietando i bambini del posto. Dalle 16 di venerdì, quindi, la piazza si è riempita di animatori per i più piccoli, ‘viziati’, poi, con l’offerta di crepes e pop-corn», spiega Fausto D’Alessio, uno degli Amici della Montagna.

Il programma festivo ha previsto, inoltre, alle ore 19, lo spettacolo di Zumba di Daria Cicchinelli e il suo gruppo e, poi, la musica dei ‘Bailamos’, per invitare sulla pista gli abitanti del posto e coinvolgerli appieno nell’atmosfera di festa. Allegria sembra, allora, la parola d’ordine per vivere tre giornate mettendo da parte, almeno momentaneamente, crucci e problemi quotidiani. Oltre al divertimento, però, una festa che si rispetti ha anche un suo menù culinario. Quello del Sant’Antonio di Grancia ha previsto, nella sua serata d’apertura, pizza in piazza, per deliziare i palati più legati ai piatti tradizionali.

16244664_10202991744312050_1981876850_oLa festa continuerà oggi e domani. «Il programma di sabato 21 gennaio avrà inizio nel pomeriggio, alle ore 17, con la Santa Messa, celebrata nella Chiesa Santa Maria della Stella. Spazio, poi, al momento più importante dell’intera celebrazione festiva, la benedizione degli animali, del sale e del fuoco», prosegue Fausto. Sant’Antonio è considerato, infatti, il protettore degli animali domestici (ma anche del fuoco, dei contadini, delle malattie della pelle ndr), dunque la piazza si riempirà delle bestiole portate dagli abitanti del posto, desiderosi di far benedire i propri animali.  La sera avrà luogo la sagra di paese. «Pasta e fagioli, arrosticini e panini» riempiranno le pance di quanti vorranno riunirsi in piazza per partecipare alla festa, con la musica di Benedetto a fare da sottofondo.

Conclusione col botto domenica 22 gennaio. Alle ore 11 ci sarà la Messa, seguita dalla processione attraverso il paese. Al ritorno in piazza, lo spettacolo dei fuochi d’artificio che coloreranno il cielo di gennaio.

«Lo scorso anno la festa è stata, in un certo senso, un esperimento. – conclude l’organizzatore – In questa edizione vorremmo fare ancora meglio, festeggiando un Santo importante per un paese rurale come il nostro e unendo, poi, all’emozione, che contorna il momento della benedizione degli animali, la voglia di distrarsi e divertirsi insieme».

 

 

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