L’indice Rt si sta assestando attorno a quota 1 su tutto il territorio nazionale. Le prime regioni inserite in zona rossa sperano dunque di poter passare in area arancione. Il nodo verrà sciolto venerdì 27 novembre, quando sarà diffuso il nuovo report dell’Iss sull’andamento nazionale della pandemia.
Sul fronte esecutivo, il governo è ancora al lavoro sul Dpcm ad hoc per le festività natalizie. Con la curva dei contagi in lieve ma costante calo, il premier Conte ha ribadito che non vanno commessi gli errori dell’ultima estate, con spiagge e località turistiche prese d’assalto nel periodo di Ferragosto. Il piano del governo è quello di limitare gli spostamenti tra regioni, temendo un esodo massiccio dal Nord verso il Sud. I nodi saranno sciolti nelle prossime ore, quando si riunirà la Cabina di regia.
Stando a quanto già anticipato dal ministro della Salute Speranza, a dicembre ci si potrà spostare fuori regione solo per i motivi concessi con l’autocertificazione, quindi lavoro, salute o emergenze.
Stretta sui tanto temuti cenoni della vigilia: secondo quanto trapelato, il governo dovrebbe portare ad 8 il numero massimo di persone presenti a tavola. Il premier ha comunque raccomandato di trascorrere le festività soltanto con i parenti più stretti.
Misure al vaglio anche per il commercio. I negozi dovrebbero restare aperti fino alle ore 22, con il conseguente slittamento del coprifuoco dalle 23. Dovrebbero riaprire nei fine settimana anche i centri commerciali. Poche speranze – da quanto riportato su varie agenzie – per i bar e ristoranti, che dovrebbero tenere abbassate le saracinesche anche per il mese di dicembre. I locali resteranno comunque aperti fino alle 18 nelle aree gialle.
Potrebbe essere prevista, inoltre, una deroga al coprifuoco per le notti del 24 e 31 dicembre. Non è da escludere una proroga fino all’1 di notte.