“Il collega Domenico Pettinari (M5S) che si bea tanto del senso istituzionale, nella realtà dei fatti, non lo possiede in quanto fa ricorso alla solita bagarre e ai suoi personalissimi ululati che lo contraddistinguono. Le opposizioni assolvono al compito conferito loro dalla democrazia partecipativa e quindi devono attenersi a quelle che sono le regole delle Commissioni; da quando i 5Stelle, per mantenere il potere e le poltrone del governo nazionale, non hanno potuto che convergere in un’unione di scopo con i rappresentanti del Pd, il collega Pettinari ha avuto un tracollo politico a causa del calice amaro da bere : collaborare con il centrosinistra, lo stesso centrosinistra che era stato attaccato, in precedenza, tutti i giorni dai pentastellati per presunta mancanza di onestà”.
Questa la replica di Vincenzo D’Incecco (Lega) a Domenico Pettinari.
“Invito il collega Pettinari a espletare tutte le rimostranze che ritiene necessarie contro la mia persona ma, altrettanto, faccia chiarezza se e quanto ha inciso in Abruzzo il cd. ‘Palamara gate’ su cui è sceso il silenzio – conclude – Per dovere di cronaca aggiungo che il Defr è stato licenziato dopo ben 15 ore di Commissione e 40 interventi da parte delle opposizioni, dettagli che sfuggono al disattento Pettinari, inoltre aggiungo che gli italiani vengono governati a suon di Dpcm da un premier non eletto ma frutto dell’ennesimo inciucio di Palazzo quindi il vice presidente pentastellato di centrosinistra, in passato di centrodestra, andasse altrove a lamentare ogni perdita di controllo alle opposizioni”.