Il 2020 del mondo dello sport è stato segnato dalla pandemia e da addii illustri. L’annus horribilis appena concluso si è portato via alcune tra le figure più importanti e carismatiche del ‘900 e dei primi anni 2000.
Il 26 gennaio, ancora prima che il Covid sconvolgesse il pianeta, il mondo del basket piangeva Kobe Bryant, gigante dei LA Lakers, morto in un incidente in elicottero insieme alla figlioletta Gianna, di 13 anni.
Il calcio è senz’altro lo sport più colpito dalla maledizione del 2020. Pietro Anastasi il 17 gennaio, Gigi Simoni il 22 maggio, Mario Corso il 20 giungo, Pierino Prati il 22 giugno e poi gli addii che hanno più commosso: Diego Armando Maradona, il 25 novembre, e Paolo Rossi, il 9 dicembre.
Addio anche a Stirling Moss, morto il 12 aprile e uno dei pionieri della Formula 1. Moss è ricordato in Abruzzo per aver vinto la prima (e unica) edizione del Gran Premio di Pescara nel 1957.
Nel ciclismo il 2020 ha richiamato a sé Italo De Zan e Aldo Moser.
Lutti importanti anche nel giornalismo sportivo: Gianfranco De Laurentins, Franco Lauro e Gianni Mura.