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Il Paterno non si ferma più: e intanto l’Orlando Sontuoso colpisce ancora

 

Un derby per esaltare, ancora una volta, forze e risorse nostrane nell’avvincente campionato di Eccellenza. Capistrello come una mina vagante prova a mettere i bastoni tra le ruote alla rincorsa esilarante di un Paterno costretto a non sbagliare più.

La classifica esalta gli animi anche solo a guardarla, racconta due storie in una, come le due facce nerazzurre e le altrettante granata, confuse a lungo in una stagione altalenante in cerca di conferme. I ragazzi di Tonino Torti sembrano quasi andare a caccia di autostima, spesso smarriti lungo il percorso introspettivo che non ha ancora portato alla piena consapevolezza dei propri mezzi. È rifiorito invece il Paterno, assente ingiustificato di una prima parte di stagione ‘deludente’ più che anonima; finalmente, e c’è da dirlo, è lo specchio fedele del valore di uno spogliatoio dalle qualità considerevoli.

Al ‘Corbi’ di Canistro, su un terreno invidiabile dalle grandi realtà sportive nazionali, i nerazzurri si esaltano e confezionano la prestazione perfetta, convincente nel gioco e nel risultato. L’Orlando Sontuoso è l’Aquino ritrovato, leader di un attacco micidiale dalla coperta lunga e confortevole, calda e rassicurante.

«Bene l’atteggiamento della squadra nell’approccio alla gara – ha spiegato il tecnico Alessandro Lucarelli – l’abbiamo affrontata nel modo giusto, tenendo da parte le qualità singole e mettendo in campo anche tanta quantità. I derby sono partite particolari, spesso i valori in campo si azzerano e subentrano le motivazioni. Sono molto soddisfatto ma dobbiamo restare concentrati. Questo sarà un mese cruciale, mercoledì abbiamo il ritorno di Coppa, poi domenica la gara da dentro o fuori con l’Angolana. È la fase più delicata della stagione per noi, serve il massimo dell’impegno da tutti».

La prima risposta alle richieste del tecnico arriva dal campo e, in particolare, dal rifiorito reparto d’attacco. Oltre alla doppietta di Aquino, nel tabellino del derby figurano le reti di Leccese e Di Ruocco, interpreti di un reparto folto che mette ripetutamente in crisi le scelte di Lucarelli. «Indubbiamente la squadra ha ritrovato l’autostima – ha continuato Lucarelli – per il resto la situazione non è molto diversa da quella che ho trovato quando sono arrivato, ho semplicemente cambiato qualcosa. Credo sia normale per una squadra che lotta su due fronti disporre di tanti rincalzi, altrimenti gli obiettivi non sarebbero veritieri, e se guardiamo alle formazioni che in questo momento ci precedono, come Francavilla, Martinsicuro e Angolana, ad eccezione, forse, dei Nerostellati – ha concluso il tecnico del Paterno – sono tutte molto attrezzate».

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