Sono stati inaugurati, questo pomeriggio, a Cheti, nella palazzina M del presidio ospedaliero SS. Annunziata, 11 dei 18 posti letto di terapia intensiva previsti nell’ambito delle rete Covid regionale.
“Continua nella nostra regione la riorganizzazione dei posti letto di terapia intensiva per il Covid – ha spiegato l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì – che, nel presidio di Chieti, ha previsto un finanziamento di 3 milioni 180 mila euro per l’attivazione di 18 posti letto. A fine mese si completerà l’intervento con l’attivazione degli ulteriori 7 posti letto. Si tratta di una risposta importante – ha proseguito – in un momento in cui si registra un nuovo andamento crescente della curva pandemica con il conseguente aumento dei ricoveri. Per cui, – ha aggiunto l’assessore – quello che sembrava un investimento quasi inutile solo qualche mese fa, oggi si rivaluta alla luce della recrudescenza della pandemia. Ed è grazie all’impegno del presidente Marsilio e del direttore generale della Asl Schael se riusciamo in brevissimo tempo a completare delle opere importanti che resteranno al servizio della sanità abruzzese anche dopo la fine dell’emergenza”.
All’inaugurazione, svoltasi alla presenza del vescovo di Chieti, mons. Bruno Forte, del direttore generale, Thomas Schael, e del sindaco di Chieti, Diego Ferrara, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale, Nicola Campitelli, ed il consigliere regionale, Mauro Febbo. L’assessore Verì si è poi spostata ad Ortona nel cui presidio ospedaliero è stato inaugurato il nuovo pronto soccorso dedicato al Covid per un finanziamento di circa 200 mila euro.
Per la rete Covid, l’Abruzzo aveva a disposizione, complessivamente, circa 29 milioni di euro di fondi statali, che permetteranno di potenziare strutturalmente l’assistenza sanitaria proprio con l’obiettivo di fronteggiare la recrudescenza della pandemia.
Le somme sono state destinate sia alle terapie intensive (con la realizzazione di posti letto isolati e non isolati, dotati delle necessarie tecnologie), sia a quelle semi intensive (con la dotazione di caschi Pap, ventilatori invasivi e ventilatori a turbina semintensivi).