Si attende soltanto l’ufficialità per il passaggio dell’Abruzzo in zona arancione. Oggi è in programma la riunione della Cabina di Regia che analizzerà gli ultimi dati relativi allo sviluppo della pandemia. “La Cabina di Regia non potrà che classificare l’Abruzzo in zona arancione”, è l’anticipazione del governatore Marco Marsilio, che sottolinea l’aumento dell’indice Rt regionale intorno a 1,20 con “valore minimo intorno o superiore a 1,10”.
Se l’ordinanza del ministro Speranza verrà pubblicata nella giornata di sabato (come è probabile), l’Abruzzo tornerà in arancione già da domenica 14 febbraio.
Le aree più colpite dal virus sono le province di Pescara e Chieti. Sui 540 casi emersi nel bollettino regionale di ieri, 411 sono stati registrati nel Pescarese e nel Chietino. Preoccupa la diffusione della variante inglese che, secondo gli esperti, ha interessato oltre 240 contagi.
“Purtroppo la forte incidenza della variante inglese in alcune aree del territorio abruzzese, e in particolare nell’area metropolitana Pescara-Chieti sta facendo rapidamente risalire la curva dei contagi”, ha commentato Marsilio. Questa mattina il Gruppo Tecnico-Scientifico Regionale tornerà a riunirsi per proseguire nel monitoraggio costante dell’andamento epidemiologico, con particolare attenzione ai comuni sottoposti a discipline più restrittive e a segnalazioni di allerta.
Sarà valutata anche l’ipotesi di estendere la zona rossa nei i comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria sulla base dei contagi registrati nell’ultima settimana.
Monitoraggio intensivo per i comuni di Gessopalena, Torrevecchia Teatina, Carsoli, Pianella, Bucchianico e Giulianova. La regione – si legge nell’ordinanza – ha dato mandato “alle ASL territorialmente competenti di notiziare tempestivamente il Dipartimento Sanità sugli esiti di detto monitoraggio, qualora i parametri suindicati suggeriscano l’adozione di misure restrittive a livello comunale”.