Il collegamento ferroviario veloce per la tratta Roma-Pescara, che passerà per Avezzano, resta al centro della cronaca.
Dal capoluogo abruzzese, infatti, è partita una petizione on-line per chiedere di considerare uno studio di fattibilità che comprenda anche L’Aquila.
Una petizione che in poche ore ha raccolto oltre 750 firme.
Sul tema si era già sollevata una forte polemica nei mesi scorsi per via della lettera inviata dal coordinamento del Tavolo di confronto “L’Aquila, collegamenti ferroviari veloci” (promotore anche della petizione) al Presidente della Giunta regionale Marco Marsilio e al Sottosegretario con delega ai trasporti Umberto D’Annuntiis.
Una nota che aveva generato dubbi e caos soprattutto nella Marsica. I cittadini, infatti, avevano sollevato dubbi, temendo uno “scippo” da parte del capoluogo. Ipotesi prontamente smentita dalla politica locale – che si è subito attivata per chiedere chiarimenti – e dai tavoli regionali, dai quali sono arrivate parole di rassicurazione in merito.
La petizione, rilanciata anche su diversi gruppi Whatsapp aquilani, sta raccogliendo il favore di centinaia di cittadini. Una notizia che sicuramente farà discutere anche nei prossimi mesi.
La nuova ferrovia veloce Roma-Pescara sta gradualmente prendendo forma e implica essenzialmente la costruzione di una nuova tratta con opere consistenti, come annunciato recentemente dal Ministero dei Trasporti nell’ambito di un accordo quadro tra Lazio e Abruzzo finalizzato alla velocizzazione del collegamento tra le due regioni e tra le coste Tirrenica e Adriatica.
Nello spirito di questo accordo interregionale, chiediamo che venga avviato, nei tempi più brevi possibili, uno studio di fattibilità tecnico-economica che permetta di valutare la velocizzazione del collegamento ferroviario tra L’Aquila e la Capitale.
Più in generale, i sottoscritti esprimono forte perplessità rispetto al mancato inserimento della città dell’Aquila nelle prospettive di sviluppo infrastrutturale della Regione Abruzzo, che porterà ai collegamenti veloci e sostenibili del futuro, senza i quali il comprensorio rimarrebbe essenzialmente isolato.
Il rinnovato collegamento ferroviario tra Roma e Pescara passante per Avezzano può essere senz’altro una grande opportunità sia per il Lazio che per l’Abruzzo, ma rischia di relegare ancora più ai margini dei futuri collegamenti sostenibili ed efficienti aree importanti come quella dell’aquilano e quelle ad essa collegate o collegabili (es. reatino, teramano, Marche). I sottoscritti chiedono pertanto alle autorità competenti di avviare un rinnovato percorso di studio che permetta di ipotizzare soluzioni per raggiungere l’obiettivo di un collegamento ferroviario tra L’Aquila e Roma nell’ordine di un’ora di percorrenza. I sottoscritti chiedono altresì di porre attenzione nella progettazione finale del nuovo collegamento Roma-Pescara anche ai tempi di percorrenza sulla tratta Pescara-L’Aquila (attualmente in media 2h30m), che anch’essi potrebbero ridursi all’ordine di un’ora di percorrenza.
L’Aquila è già penalizzata da un servizio ferroviario molto lento rispetto ad altre forme di trasporto (es. circa 3h30’ per raggiungere Roma in treno, contro 1h40’ in autobus via autostrada A24), rendendolo effettivamente utilizzabile solo in direzione Sulmona o Rieti-Terni. Guardando il diagramma degli attuali flussi di trasporto di persone tra la Capitale e le città Abruzzesi (vedi figura), mostrato in più occasioni dai rappresentanti di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) nelle riunioni preparatorie ai suddetti accordi per la Roma-Pescara, si evince chiaramente un bisogno di collegamento L’Aquila-Roma almeno equivalente a quello Avezzano-Roma, mentre entrambi questi flussi sono notevolmente più intensi di quelli sulla tratta Pescara-Roma. Il collegamento L’Aquila-Avezzano risulta essere quello con maggior richiesta, guardando alle città abruzzesi.
Le motivazioni che ci spingono a considerare un potenziamento e una velocizzazione del collegamento ferroviario tra Roma e L’Aquila sono, a nostro modo di vedere, strategiche per uno sviluppo economico armonioso di aree interne e costiere delle Regioni Lazio e Abruzzo.
Un più efficiente passaggio ferroviario che includa la città dell’Aquila porterebbe a benefici economici, sociali e ambientali di zone meno sviluppate senza recare alcun detrimento alle aree attualmente più sviluppate.
Ricordiamo in particolare:
– La riduzione dei tempi di viaggio (indicativamente intorno o poco superiori all’ora), nonché la creazione di una reale alternativa al trasporto su gomma, sono argomenti fortemente attuali, dato il flusso giornaliero di persone, tra cui molti pendolari, che transitano quotidianamente tra L’Aquila e Roma;
– Il possibile consolidamento e ulteriore sviluppo del turismo culturale/artistico. Solo nella città di L’Aquila (sesta città d’arte in Italia, luogo della Perdonanza Celestiniana) e nel cratere dei sismi 2009 e 2016-17 è stato compiuto e si sta compiendo uno sforzo di ricostruzione e riscoperta dell’enorme patrimonio artistico, che non aspetta altro che essere valorizzato, visti anche gli ingenti investimenti e l’impegno profuso negli anni, in coordinamento con tutte le altre numerose realtà regionali;
– Il consolidamento e ulteriore sviluppo del turismo naturalistico anche nell’intero comprensorio Valle dell’Aterno, Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Parchi regionali e riserve naturali adiacenti anche in province e regioni limitrofe. Il progetto di ciclovia turistica polifunzionale dell’Aterno da Capitignano a Molina, già finanziata con 20 milioni dal programma Restart e in parte realizzato, troverebbe il suo ideale completamento in una linea ferroviaria più efficiente e moderna. Il miglioramento del collegamento con la fascia costiera porterebbe finalmente ad esprimere il vero potenziale turistico della Regione;
– Il consolidamento e ulteriore sviluppo delle importanti realtà accademiche e culturali presenti sul territorio, quali l’Università degli Studi dell’Aquila, il Gran Sasso Science Institute, Il Conservatorio e tutte le realtà ad essi connesse, compresi il Teatro Stabile D’Abruzzo, il Museo Nazionale d’Abruzzo, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e molte altre realtà anche associative. Da considerare anche gli spin-off aziendali e la rete di società a carattere fortemente innovativo. Di rilevante interesse anche il rapporto con le realtà produttive legate all’automotive nella Val Di Sangro;
– Lo sfruttamento di un patrimonio edilizio del cratere che è stato completamente rinnovato secondo i più recenti criteri di sicurezza ed efficienza energetica;
– Lo sviluppo della provincia aquilana con funzione di centro congressi e servizi per la vicina Capitale;
– Il consolidamento e ulteriore sviluppo delle attuali aziende farmaceutiche e di elettronica altamente specializzata, già disposte lungo l’attuale linea ferroviaria passante per L’Aquila;
– Il consolidamento e ulteriore sviluppo dell’industria di riciclo e rigenerazione materie prime da prodotti elettrici/elettronici (RAEE) e altre produzioni di materie prime seconde (fondamentali in ottica di economia circolare industriale), anch’esse già lungo la linea esistente;
– Lo sviluppo commerciale/industriale con insediamento di nuove aziende nei poli esistenti o da riqualificare lungo l’asse;
– Lo sfruttamento dell’aeroporto di L’Aquila senza nessun contrasto con l’Aeroporto d’Abruzzo che continuerebbe con i suoi importantissimi voli di linea. La velocizzazione della connessione L’Aquila-Pescara porterebbe anche benefici a quest’ultimo, consentendo al bacino aquilano e territori limitrofi di sfruttare al meglio l’aeroporto regionale;
– Un maggior sfruttamento del collegamento autostradale tra Avezzano e Teramo;
– La riqualificazione delle vicine aree di Cicolano, Sabina, Teramane e Picene, con conseguente sviluppo economico integrato.
Consapevoli del fatto che:
– la progettazione di un sistema trasportistico debba preliminarmente valutare i flussi socio-economici potenzialmente messi in movimento e individuare e confrontare più soluzioni ipotizzabili;
– gli enti potenzialmente preposti ai suddetti studi preliminari (es. RFI, Università) possono operare solo sulla base di volontà espressa dalle amministrazioni governative;
– la tratta di interesse si trova a cavallo delle due Regioni Lazio e Abruzzo
si ritiene indispensabile l’ampliamento di un opportuno Accordo Quadro già esistente, ovvero la sottoscrizione di un nuovo Accordo, tra le Regioni Lazio e Abruzzo che consenta di procedere con le necessarie fasi di studio preliminari per la valutazione della fattibilità di un più veloce collegamento ferroviario tra le due Regioni, che includa anche la città dell’Aquila.