‘Bagnato, quindi fortunato’, un detto vecchio quanto il mondo: quale miglior sorte allora per la pallanuoto avezzanese e, in particolare, per il giovane talento della vasca Matteo Tiburzio, classe 2003, fresco di convocazione da parte della rappresentativa Abruzzo al collegiale selettivo tenuto nel pomeriggio di ieri a Pescara. Quanto c’entri la fortuna poco importa, il talento è ciò che conta e quello a Matteo non manca di certo.
Il meeting tra atleti e responsabili tecnici era fissato alle 15 presso la piscina comunale San Giovanni Teatino, alla presenza del direttore tecnico regionale Marco D’Altrui, e degli assistenti Lorenzo Cacciagrano, Christian Corrado, Fabrizio D’Onofrio e Silvio Celommi.
La notizia della chiamata era giunta in coda alla sosta natalizia, la seduta tecnica però era saltata in ragione degli eventi legati al maltempo e della conseguente chiusura delle strutture sportive comunali. Ieri il fascino dell’evento atteso dagli appassionati di pallanuoto, con l’Avezzano Nuoto in prima fila in ragione della presenza in piscina del piccolo campioncino marsicano, accompagnato per l’occasione dal tecnico Marco Cotini.
«Sono felice per questa convocazione – ha dichiarato Marco Cotini – Matteo è un atleta che si impegna e mostra grandi potenzialità. È proprio in questi ragazzi che riserviamo la speranza e l’aspettativa di portare l’Avezzano in serie D nel giro di pochi anni. Tiburzio nasce attaccante, poi noi allenatori, guardando le sue caratteristiche fisiche e le doti in acqua abbiamo capito che avrebbe potuto avere un futuro come portiere. Fortunatamente a lui piace e alla fine siamo tutti più che soddisfatti per questa bella parentesi dalla portata regionale».
Entusiasta anche il presidente Massimo De Leonardis, che sui social aveva già espresso la propria soddisfazione.
«Siamo davvero felici per la convocazione di Matteo – ha detto massimo De Leonardis alla redazione di InfoMediaNews – per noi vale quanto il parziale raggiungimento di un traguardo. Consegnare giovani alla Rappresentativa è e resta uno dei nostri obiettivi. Le selezioni non finiscono qua, c’è un occhio puntato sui ragazzi costantemente, per cui aspettiamo di raccogliere i frutti e, nel caso di Matteo, starà a lui far vedere di cosa è capace e farsi strada».