L’Eccellenza si spacca. All’indomani del via libera per la ripartenza del campionato, i club abruzzesi si dividono: a prevalere, al momento, sembra essere il fronte del ‘no’. Solo 7 su 20 le società che hanno dato il placet alla ripresa: si tratta di L’Aquila, Avezzano, Capistrello, Chieti, Delfino Flacco Porto, Lanciano e Alba Adriatica (con riserva).
Nella riunione in videoconferenza di ieri con il Comitato regionale della Figc, la maggioranza dei club ha optato per la sospensione definitiva del torneo a causa delle ripercussioni economiche dovute alla pandemia e al costante aumento dei contagi, che in Abruzzo riguarda soprattutto l’area costiera. Otto società sono per il ‘no’ definitivo: Bacigalupo Vasto Marina, Casalbordino, Penne, Pontevomano, Renato Curi Angolana, Torrese, Virtus Cupello e Acqua&Sapone Montesilvano. Nereto, Nerostellati, Sambuceto, Spoltore e Villa 2015 hanno scelto la via del ‘no’ con riserva, da sciogliere entro la giornata di oggi.
Chi sceglierà di non ripartire manterrà la categoria ma sarà costretto al pagamento dell’intera quota di iscrizione della stagione. La classifica sarà azzerata. Si lavora sul format per la ripartenza: sul tavolo del presidente Ezio Memmo un mini-torneo con partite di andata e ritorno, con promozione in Serie D per la prima classificata e il blocco delle retrocessioni. Niente playoff: la seconda classificata accumulerà punteggio per presentare domanda di ripescaggio per la prossima stagione. Sul nuovo format sarà il Consiglio Direttivo della Lnd a sciogliere i nodi nella riunione di mercoledì prossimo.
Positivo il commento dell’Avezzano Calcio, una delle società in prima linea per la ripartenza: “Sarà un campionato da pronti e via – ha commentato il presidente Gianni Paris – Considerato il numero di società che saranno ai nastri di partenza, cercheremo con tutte le nostre forze di provarci a riprendere quella categoria che il covid ci ha tolto”.
Amaro il commento dell’Aquila: “Come temevamo, L’Aquila 1927 è stata fortemente penalizzata – si legge in una nota del club – Come accade spesso in Italia, gli investimenti, i risultati sul campo e la serietà non pagano; ma, e lo gridiamo a gran voce, faremo di tutto e anche di più per vincere il torneo e tornare in serie D”.