“Si è veramente lavorato male. Quello che mi disorienta e mi fa anche arrabbiare è che le esperienze negative fatte in queste settimane non stanno inducendo a perfezionare la macchina organizzativa per le vaccinazioni. Credo che la Regione stia dimostrando, purtroppo per la salute dei cittadini e per la ripartenza delle attività, una incapacità drammatica“.
È duro il commento della deputata del Partito democratico Stefania Pezzopane sulla campagna vaccinale avviata in Abruzzo.
A pochi giorni dall’avvio della prenotazione per le vaccinazioni delle persone tra i 60 e 69 anni, che interessa una platea di 171.093 cittadini, contando anche coloro che hanno già ricevuto il vaccino perché appartenenti a categorie prioritarie, la deputata torna a puntare il dito contro “la mala organizzazione” dell’Ente regionale.
“La vaccinazione è lo strumento essenziale per uscire da questa crisi e per far ripartire le attività, oltre che naturalmente per salvare le vite. Purtroppo la Regione Abruzzo ha mal organizzato e non ha saputo, lì dove si decideva l’attribuzione dei vaccini, quindi in sede di cabina di regia nazionale, battere i pugni sul tavolo per avere più vaccini”, ribadisce a Info Media News Pezzopane.
Secondo la deputata Dem, “La Regione ha lasciato decidere in quella sede alle regioni del nord, che hanno indotto ad introdurre dei criteri che ci hanno fortemente penalizzati”.
“In più – aggiunge – c’è una pessima organizzazione, nonostante lo sforzo di medici personale, di sanitari, della protezione civile: ci sono centri che non hanno vaccini altri siti dove arrivano, poi si è generato il caos sulle fasce di età, per non parlare della vicenda della priorità alla magistratura”, conclude.
In Abruzzo sono state somministrate 352.281 dosi delle 402.640 totali consegnate, pari all’87,5 per cento
Nel dettaglio sono 203.618 le donne vaccinate e 148.663 gli uomini, secondo i dati aggiornati alle 7,38 di questa mattina. (a.c.p.)
Somministrazione dei vaccini in Abruzzo per categorie