[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/02/14_02_17_DI_NICOLA_BILANCIO_thumb288.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/14_02_17_DI_NICOLA_BILANCIO.mp4[/KGVID] Alla oculata ricerca di un bilancio-verità, tanto di previsione quanto di rendiconto: è questa la molla scattata anche all’interno delle stanze regionali, non appena è subentrato, fra gli alti scranni dell’Abruzzo politico, l’occhio supervisore, per volere generale, della Corte dei Conti. Una situazione-bilancio difficilissima in Regione, abbattuta e buttata giù lentamente, accertamento dopo riaccertamento ed approvazione dopo riapprovazione, lungo il complicato ma obbligatorio iter del riallineamento dei documenti contabili. La Regione, dal canto suo, però, sta tentando comunque di rimediare a questa arretratezza, un’arretratezza di allineamento, infatti, dei documenti contabili che ha generato anche un dibattito acceso con la Corte dei Conti. «Ritardi – afferma il consigliere regionale Maurizio Di Nicola, presidente della Commissione Bilancio regionale – che non sono imputabili a questa Amministrazione. Ciò non lo dico per declinare la responsabilità del Governo attuale, ma semplicemente perché, purtroppo, il ritardo accumulato era così datato che, nonostante l’Amministrazione regionale in carica abbia proceduto ogni anno all’approvazione dei documenti contabili necessari, non si è ancora, ovviamente, riusciti a recuperare tutto l’arretrato maturato».
Il Consiglio regionale, comunque, ha già approvato il rendiconto dell’anno 2013, così come parificato dalla Corte dei Conti e la Giunta, di conseguenza, ha già potuto approvare, per parte sua, il rendiconto dell’anno 2014, il quale poi avrà un percorso di valutazione da parte della Commissione e poi da parte del Consiglio.
La Regione Abruzzo, quindi, ‘alunna’ integerrima della Corte dei Conti, o per meglio dire, discepola del pareggio in bilancio, inserito nelle trame costituzionali nel 2012 attraverso una legge che ha applicato un nuovo sistema di controllo anche sulla finanza regionale, attribuendo, di fatti, proprio alla Corte dei Conti un ruolo da supervisore. «Non è tanto importante stabilire una cifra che potrà essere liberata a seguito del riallineamento dei numeri e, quindi, spesa non appena tutti i conti pregressi saranno in ordine, ma è assolutamente più importante affermare, piuttosto, che quella cifra la Regione potrà spenderla. La Regione Abruzzo, infatti, ha già risolto il bilancio in fatto di spesa sanitaria, non avendolo, però, risolto in fatto di spesa ordinaria. Su quest’ultimo fronte, pesano tantissimo non solo le spese a favore del trasporto, ma anche quelle a favore dell’assistenza sociale. Su questo versante, direi che ci compete, però, mandare ai cittadini un segnale di rassicurazione, pur nella crisi e pur nella grande difficoltà odierna. Il processo di riallineamento è oramai strutturato: cercheremo, comunque, di accelerarlo il più possibile, restituendo a tutti i cittadini abruzzesi la serenità di sapere che le amministrazioni pubbliche regionali e nazionali probabilmente potranno finanziare lo sviluppo, sotto questo grande cappello dell’UE e dei suoi fondi strutturali».