Da oggi, 26 aprile, anche la città di Avezzano è gialla, così come quasi il resto d’Abruzzo. Una boccata d’ossigeno, quindi, per tutte le attività che riaprono saracinesche, serrande e battenti. Si potrà cenare fuori anche di sera, per ora però solo all’aperto, nei ristoranti in zona gialla. Il sindaco di Avezzano sottolinea come in tutto questo tempo, settimane che hanno preceduto l’arrivo della zona gialla per la città, “si sia dato vita a dei tavoli di dialogo e confronto permanenti con le associazioni di categoria del territorio e con le realtà produttive. Noi lavoriamo – specifica il sindaco – in perfetta sincronia con il mondo del commercio avezzanese e marsicano. Tant’è che sono moltissime ad oggi le azioni che abbiamo messo in campo”.
Sicuramente, aggiungiamo noi, zona gialla non significa zero crisi, ma primo passo in avanti per poter incominciare a far quadrare di nuovo di conti a fine mese, nelle aziende, nelle imprese e nelle piccole attività di famiglia.
“Quest’oggi – avverte Di Pangrazio – ci siamo collegati dal Comune anche con Gianni Letta a Roma, perché lui in qualche modo si sente responsabilizzato per l’area marsicana dell’Abruzzo. E’ diventato cittadino onorario di Avezzano nell’oramai lontano 2015 – quando la crisi da pandemia era solamente un brutto incubo impossibile – per voto unanime del Consiglio comunale e per deliberazione concertata di tutti i sindaci della Marsica”.
Il sindaco Gianni Di Pangrazio gli consegnò la chiave della città. Ed oggi, forse, quelle stesse chiavi potrebbero aprire, perché no, qualche porta importante, qualche scenario positivo per la Marsica, qualche “voce romana” forte e incisiva per le cause di Avezzano e dei 36 Comuni che tentano di fare con lei rete da tempo. “Letta mi ha detto – ha riferito Di Pangrazio – di essere molto attento al nostro territorio, l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri è sempre stato vicino alle nostre richieste di maggiori risposte”.