“La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola“. Questo, in somma sintesi, è uno dei messaggi che è passato ieri, in conferenza stampa, durante il punto fatto dal premier Draghi sulla campagna vaccinale nel Paese, alla luce degli ultimi cambiamenti e alla luce dello stesso “caso” AstraZeneca.
“Se uno ha meno di 60 anni e gli è stato proposto di fare l’eterologa ma non vuole, questa persona è libera di fare la seconda dose di Astrazeneca purchè abbia il parere del medico e il consenso informato, bene”, ha aggiunto il presidente del Consiglio dei Ministri. La vaccinazione eterologa consiste nel richiamo fatto con un farmaco diverso rispetto a quello della prima dose. Il Comitato tecnico scientifico, a fronte della sospensione di AstraZeneca, ha raccomandato una seconda dose di Pfizer o Moderna a tutti gli under 60.
“Nonostante tutta la confusione, è straordinario come la popolazione non mostri l’intenzione di diminuire la vaccinazione e di non vaccinarsi. Non c’è alcun motivo di temere che ci sarà un rallentamento nella campagna vaccinale. Anzi, – ha detto Draghi ieri – ci sarà anche una maggiore libertà di scelta”.
“Bisogna cercare tutti coloro che non si sono ancora vaccinati, i cinquantenni, questa è la sfida che abbiamo noi da vincere. Non so quanti siano ma questi sono quelli che si ammalano, in maniera grave e devono essere vaccinati. Domani inoltrerò la richiesta al Cts perché ci dica se possiamo togliere la mascherina o no. Sullo stato di emergenza, invece, decideremo quando saremo vicini alla scadenza”.