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Il sindaco di Pescina: “Domenica incancellabile, provo rabbia e delusione”

Domenica di sangue in Abruzzo per gli incidenti con le moto sulle strade. Zauri: "Due giovani vite spezzate con un attimo. Il mio appello è da amministratore, ma anche da motociclista e da padre: andate piano!".

“Quella di ieri è stata davvero un ennesima giornata che difficilmente potrà essere cancellata o dimenticata. Lo scrivo come conducente di linea di bus, come motociclista, come automobilista, come figlio, padre, fratello, parente e come Sindaco della città di Pescina dove spesso la nostra piazza, distributori, bar sono frequentati da centauri per una sosta e poi ripartire per le strade che portano al Parco nazionale Abruzzo e Molise“. Il riferimento del sindaco di Pescina, Mirko Zauri, è all’incidente mortale occorso ieri pomeriggio lungo la strada statale 83 “Marsicana”. Un impatto tremendo, in cui hanno perso la vita Maurizio Tortola, 32 anni, e Rossana Di Noia, 31 anni, una coppia di fidanzati.

I due giovani stavano percorrendo la carreggiata, a bordo della loro Ducati quando, per cause ancora in corso di accertamento, sono finiti contro un’Audi A4 che procedeva in senso opposto: da lì, lo scontro fatale.

“Ieri trovandomi a lavoro – dice il sindaco, che è anche papà di un giovane ragazzo di 15 anni, volato in cielo troppo presto a causa proprio di un violento incidente in moto, avvenuto anni fa – mi sono imbattuto in una scena da film ma purtroppo è stata tutta realtà vissuta in un giorno per me in particolare già duro da affrontare. Il mio appello è rivolto a tutti i motociclisti compreso me, anzi io per primo. Al momento che ci accomodiamo in sella e accendiamo il motore dando vita a diversi cavalli nascosti pronti a farci provare momenti di brivido, in quella occasione ricordiamoci di accendere anche il pensiero e la responsabilità che seduti su due ruote non deve esserci neanche la minima distrazione, non bisogna perdere un minimo di attenzione, di pensare che non si è in pista, di riflettere che il panorama, il caffè, il pranzo o il rientro a casa non scappa se si arriva 5 minuti più tardi. La scena che vedete in foto è reale non è finta”.

“Seppur il mio morale era a 0 e trovandomi sul posto appena poco dopo l’ennesimo sinistro accaduto sulle nostre strade ho provato rabbia e delusione. Scena surreale, silenzio assordante, carabinieri e soccorritori increduli e provati come tutti coloro che successivamente si sono raccolti per via della strada chiusa. Ieri ho vestito i panni di tutti gli attori presenti sul posto. I carabinieri seppur giovanissimi hanno fatto un ottimo lavoro successivamente coadiuvati dal loro comandante, i soccorritori increduli della scena seppur preparati a questi eventi”.

“Due giovani vite spezzate, volate, troncate con un attimo. Tre famiglie che in un attimo si vedono proiettati ad un cambiamento della loro vita che nessuno dovrebbe provare. Sì, tre famiglie, una del giovane conducente del motociclo, la sua ragazza e la famiglia che si trovava nell’auto seppur illesa ne esce provata dalla scena che si presenta ai propri occhi. In macchina un bimbo che in una giornata serena si trova in una scena surreale, la mamma e il padre fanno da scudo per distrarre da ciò che poteva vedere ed essere indelebile. Poi l’arrivo dei familiari della giovane coppia. Lascio a voi immaginare lo strazio, i militari, i soccorritori a fare da scudo per dare possibilità al proseguo di tutti i rilievi e nel frattempo contenere l’incredulità di ciò che si riusciva a vedere. Dalle prime ricostruzioni sembra una curva presa male dal conducente della moto ma le indagini faranno chiarezza su tutto. A prescindere tutto ciò di chi possa aver ragione o torto ma la cosa che tengo a sensibilizzare ancora è l’attenzione sul percorso che si fa e la velocità di marcia“.

“Questo lo dico per tutti ma soprattutto per noi motociclisti. Perché quando si esce per fare un giro, facciamo in modo che sia una passeggiata e non una gara. Dobbiamo essere coscienti che dietro ogni curva o ad ogni incrocio può starci l’imprevisto e su due ruote può diventare l’irreparabile. Confido in tutti i motociclisti di essere sempre più attenti e meno veloci in modo da goderci i grandi bei paesaggi che il nostro territorio offre. La stessa attenzione che comunque rivolgo per tutti. Tutto ciò è per fare in modo che nessuno possa vivere lo scenario vissuto ieri e tutto lo strazio del momento”, questa la conclusione.

La foto di copertina è stata pubblicata dal sindaco sulla sua pagina Facebook.

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