Ammontano a 100mila euro le sanzioni elevate dai carabinieri del Nas a circa novanta farmacie abruzzesi perché’ erano sprovviste di farmaci obbligatori, anche salvavita, o perché’ spedivano prescrizioni mediche non ripetibili prive dell’indicazione dell’intestatario. E’ il bilancio dei controlli messi a punto dai militari del Nas a seguito delle segnalazioni di cittadini residenti in alcuni piccoli comuni del Teramano e del Pescarese che denunciavano la difficoltà a reperire farmaci salvavita. Ispezionati anche alcuni depositi. In particolare, per una quarantina sono scattate segnalazioni al Servizio Farmaceutico Regionale e sanzioni perché’ sprovviste di farmaci obbligatori, anche salvavita. Per una farmacia del Teramano, trovata sprovvista di 35 specialità medicinali obbligatorie, è scattato il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione all’apertura da parte del Servizio Farmaceutico abruzzese.
I carabinieri, inoltre, hanno accertato che una farmacia del Pescarese e una del Teramano erano sprovviste di molteplici confezioni di medicinali. La farmacia del Teramano è stata anche segnalata alla magistratura per la totale assenza della figura professionale del farmacista e per esercizio abusivo della professione. Anche un deposito farmaceutico del Chietino è risultato carente di decine di specialità medicinali obbligatorie. Per il deposito è scattato il provvedimento di sospensione. Sanzioni anche per circa cinquanta farmacie che spedivano prescrizioni mediche non ripetibili prive dell’indicazione dell’intestatario. Scoperte inoltre nelle province di Chieti, Teramo e L’Aquila tre farmacie che impiegavano abusivamente test autodiagnostici per analisi del sangue. Gli ispettori del Nas, nell’ambito degli accertamenti hanno segnalato alle competenti Procure i responsabili legali delle tre farmacie per aver svolto illegalmente esami clinici, peraltro non contemplati dalla normativa ministeriale che disciplina le prestazioni analitiche effettuabili in farmacia. Per impedire tale esercizio abusivo i militari hanno sequestrato le apparecchiature di autodiagnosi, il cui valore è di circa 40 mila euro.
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