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Un professore aquilano maestro dell’oftalmologia italiana

Il professor Emilio Balestrazzi, il padre fondatore della Banca degli occhi di L’Aquila,  tra i grandi interpreti nazionali del recente passato della branca, è stato recentemente insignito, a Roma, del titolo di Maestro dell’oftalmologia italiana. Balestrazzi è figura di alto profilo che lega passato e presente ed è proprio la sua opera svolta nei lustri precedenti a  consentire oggi alla Banca degli occhi di stagliarsi nel panorama nazionale con un profilo di tutto rispetto.

L’alta onorificenza professionale di Maestro è stata conferita a Balestrazzi durante il congresso della Soi (società italiana oftalmologia) a cui era presente il dottor Germano Genitti colui che, ancora giovanissimo, ne raccolse all’Aquila l’impegnativa eredità professionale e che oggi dirige la Banca del capoluogo regionale, tra le 9 in Italia a fregiarsi di un marchio di qualità certificato dal centro nazionale trapianti di cornee. La Banca è l’unica struttura, in Abruzzo e nel Molise, ad avere tecnologia ed esperienza per selezionare i tessuti  idonei per i trapianti. La premiazione romana è servita a riannodare i fili della memoria di un’esperienza straordinaria che all’Aquila ebbe in Balestrazzi, barese di nascita, un insostituibile punto di riferimento per oltre 18 anni, dal 1986 al 2004. All’Aquila Balestrazzi creò una importante scuola di oftmalmologia  e istituì una prestigiosa scuola di specializzazione della disciplina oltre ad attivare corsi (minilaurea) per la figura di ortottista.

Un periodo di grande splendore in cui il reparto di oculistica di L’Aquila arrivò ad avere più di 30 medici, tra strutturati e specializzandi. Negli anni precedenti al sisma del 2009, in particolare, all’ospedale di L’Aquila si registrò la più alta densità di donazioni e trapianti di cornea in Europa. «Con profondo orgoglio –  dichiara il dottor Genitti – cerchiamo ogni giorno di mantenere gli alti standard ereditati dal prof. Balestrazzi attraverso le attività del Centro retina e glaucoma e del centro trapianti, istituiti sotto la sua direzione. Se oggi, a livello nazionale, siamo una realtà importante molto del merito va ascritto a colui che l’ha ideata, creata e fatta crescere fino a raggiungere grandi risultati».

La Banca, negli ultimi 10 anni, ha selezionato oltre 2.000 tessuti per  trapianti e, dal 2015 al 2016, ha incrementato del 30% le prestazioni annue di chirurgia oculare, portandole da 1.300 a 2000. Analogo aumento per l’attività  ambulatoriale, passata da 6000 a 10.000 prestazioni l’anno. La Banca degli occhi da 8 anni ottiene ininterrottamente la conferma del certificato di qualità Iso 9001: 2008.

Fonte: Ufficio Stampa Asl 1

Foto di: Il Faro 24

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