[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/02/28_02_17_AVEZZANO_DIPANGRAZIO_COMMERCIO_thumb187.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/28_02_17_AVEZZANO_DIPANGRAZIO_COMMERCIO.mp4[/KGVID] L’ossigeno ancora non si paga né si vende, ma è assolutamente indispensabile ancora, nonostante non abbia alcun commercio florido alle spalle, affinché il cuore batta, e anche forte. Della stessa idea ed opinione dovrebbe essere la città di Avezzano, quella umana, la quale dovrebbe tornare a passeggiare fra i negozi del centro cittadino, a piedi magari, conservandone intatti ancora gli aromi degli interni ed acquistando col portafogli materiale, espressioni ed emozioni immateriali. Ora va fatto un passo, quindi, in città. Anzi, la città stessa deve fare il passo per eccellenza, quale quello della ricostruzione del centro, per farlo tornare popolato e popoloso come una volta. Si è aperta ad Avezzano, nella sala consiliare del Comune, nella giornata di ieri, la parentesi del confronto attivo e innovatore fra attori territoriali sul commercio e sulle attività produttive. Qualche tempo fa, infatti, proprio la Confesercenti di L’Aquila lanciò l’allarme delle troppe saracinesche abbassate. Oggi, per tutta risposta, l’Amministrazione comunale recepisce quel grido di dolore anti-produttivo lanciato a suo tempo, sfornando misure a favore dei commercianti. Sui piatti della bilancia di adesso, quindi, filoni di pensiero costruttivo, anche se Avezzano, dal canto suo, in realtà, va in controtendenza rispetto al trend negativo nazionale, ma la crisi fa eco anche qui, nella Marsica.
Una soluzione, però, è stata trovata di comune accordo e in sinergia, soprattutto per coloro che affittano i locali per dar spirito alle attività commerciali. Per Piazza del Mercato, invece, si sta pensando ad un progetto ambizioso, nel quale dovrebbe confluire anche il contributo economico da parte della Fondazione Carispaq: è in attivo, infatti, uno studio da parte di un architetto per la riqualificazione di questa zona, assonnata ancora un po’ troppo dal punto di vista del commercio brioso. «Non vedo perché Avezzano – afferma l’assessore Marianella – debba essere una città limitata e non possa avere, invece, una nuova facciata o un nuovo volto. A Pescara, ad esempio, il mercato è stato totalmente rivalutato grazie ad un progetto florido, rendendolo un polo di attrattiva. Perché non attuare lo stesso capovolgimento, anche sociale, a Piazza del Mercato?», conclude la Marianella.
«Il piano del commercio in città è vecchio di 30 anni o giù di lì; – afferma il primo cittadino Di Pangrazio – rivederlo assieme alle associazioni di categoria, ai cittadini e ai rappresentanti dei consumatori, è l’unico modo per studiare assieme l’Avezzano del 2020. Abbiamo delle belle idee. La strada che abbiamo intrapreso grazie alle associazioni di categoria, ai consumatori e ai cittadini è quella giusta, che va verso una direzione unica e positiva».
Ascolto al primo posto, quindi, nelle sale del Comune di Avezzano. L’ascolto dell’eco di una città che, forse, vorrebbe avere più smalto, più offerta, più turismo di sabato e di domenica, più acquisti nei negozi in centro e più negozi. Giovedì, una prima delibera di Giunta potrebbe sbloccare già un primo passaggio ostico.