Controlli mirati delle forze dell’ordine, in Abruzzo, per verificare il rispetto delle regole sul possesso del Green pass, obbligatorio da ieri per gli utenti di numerose attività, a partire da bar e ristoranti con consumo al tavolo al chiuso. A Pescara, ad esempio, la Questura ha disposto dei servizi specifici, che andranno avanti anche nei prossimi giorni.
In azione anche i Carabinieri del Nas, che stanno eseguendo controlli in bar, ristoranti e agriturismi, dalla costa all’entroterra.
Oltre 900mila, secondo le stime – considerando chi ha ricevuto almeno una dosa di vaccino e chi è guarito dal Covid-19 negli ultimi sei mesi – gli abruzzesi che ad oggi sono in possesso della certificazione. Il dato, in continuo aggiornamento, non tiene però conto dei certificati emessi in seguito a tampone negativo. Da ieri il Green è obbligatorio per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi e sale da gioco. In tutto l’Abruzzo i titolari delle attività si sono attrezzati per la verifica, che deve essere eseguita inquadrando il QR Code del Green pass con l’App ‘VerificaC19’ e chiedendo un documento di identità agli utenti. Non mancano proteste e lamentele da parte dei gestori. Intanto a Pescara, in piazza della Rinascita, è in corso una nuova manifestazione contro il Green pass e “per la libertà”.
Imponente, come per le iniziative analoghe dei giorni scorsi, la presenza delle forze dell’ordine.