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1200 profughi afghani in arrivo all’Interporto di Avezzano

La risposta dell'accoglienza da parte del popolo abruzzese e della Croce Rossa Italiana, in sinergia con il Ministero. L'interporto marsicano, già scenario di reazioni alle emergenze nazionali, per circa 6 giorni, diventerà l'ombelico del mondo delle prime cure e dei primi servizi dopo quello che è avvenuto in Afghanistan.

Di Maio, proprio nella giornata di ieri, lo aveva annunciato alla stampa nazionale: dall’Afghanistan – territorio sotto gli occhi della geopolitica e del mondo intero in queste settimane – in Italia sono stati condotti quasi 2700 afghani, uomini e donne che hanno collaborato e che collaborano con le istituzioni italiane.

Un numero, quello del popolo accolto in Italia, che è destinato nei prossimi giorni ad aumentare, “considerati – aveva dichiarato Di Maio, Ministro degli Esteri – circa mille afghani già in sicurezza in aeroporto e pronti ad imbarcarsi sui prossimi voli italiani”. 1200 afghani in totale approderanno all’Interporto di Avezzano in questi giorni, grazie alla collaborazione sempre preziosa di Croce Rossa Italiana.

Arriveranno circa 250 uomini e donne fuggiti al giorno all’Interporto avezzanese, così come previsto dal piano ministeriale. L’obiettivo di questa operazione dislocata sulla Marsica, è quello di decongestionare in maniera temporanea il flusso all’aeroporto di Fiumicino, che sta sostenendo una grande concentrazione di voli in arrivo da Kabul.

L’operazione di accoglienza dei profughi, che staranno ad Avezzano per 6 giorni al massimo (il tempo utile per permettere ai centri di accoglienza italiani di poterli ricevere degnamente, con tutte le procedure avviate e da protocollo) avverrà grazie all’allestimento di un campo base per ospitare le persone in arrivo dalla capitale afghana.

Tutti verranno sottoposti a tampone molecolare e verranno rispettate tutte le severe regole anti-Covid. La Croce Rossa ha già predisposto il piano di accoglienza, dotato di tutti i servizi utili per le varie necessità. Il campo è attendato. Il Ministero poi procederà all’assegnazione della meta di accoglienza definitiva in Italia per ciascun afghano giunto in Paese: quindi Avezzano sarà un territorio “cuscinetto”, in qualche modo.

Un aiuto certo temporaneo, ma assolutamente di prima necessità per il popolo che è riuscito a fuggire, attrezzato in un’area strategica della Marsica: l’interporto, già nel passato snodo centrale e centro di gravità di tantissime missioni umanitarie.

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