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Amministrative Tagliacozzo, Giovagnorio sfida il quorum

"I cittadini devono andare al voto, non raggiungere il quorum sarebbe dannoso"

Sanità, Giovagnorio parteciperà al sit-in

Tagliacozzo corre verso il voto del 3 e 4 ottobre con una sola lista. L’ipotesi campeggiava nell’aria già da giorni e, di fatto, sabato allo scadere dei termini per la presentazione delle liste è stata presentata solo “Prospettiva Futura”, guidata dal sindaco uscente. Non era mai successo prima. E così, Vincenzo Giovagnorio è pronto a chiedere il voto dei cittadini per il secondo mandato consecutivo.

“I cittadini devono andare al voto – dichiara Giovagnorio – un possibile non raggiungimento del quorum, con conseguente commissariamento della realtà comunale, sarebbe dannoso anche in vista di tutte le sfide per l’acquisizione dei nuovi finanziamenti che dovranno arrivare nei prossimi mesi”.

Ora la sfida non è tra candidati ma contro il quorum.

Il candidato sindaco per essere eletto avrà bisogno del 50% di voti validi sul 40% degli aventi diritto. Nel caso in cui non si raggiungessero queste condizioni il comune passerà sotto la guida di un Commissario prefettizio.
“Affrontiamo questa sfida così come abbiamo lavorato in questi cinque anni e così come abbiamo lavorato per preparare la lista e la nuova proposta programmatica.

Abbiamo lavorato, acquisito consenso e poi abbiamo fatto il nostro dovere nella fase precedente la presentazione della lista.
Altre realtà tagliacozzane – continua Giovagnorio – che non sono riuscite a fare sintesi, che forse non hanno avuto una situazione aggregativa per creare un’alternativa a noi, se ne assumeranno la responsabilità.

Da parte nostra c’è stato anche un rispetto etico di non voler fare una lista “civetta” per non far abbassare il quorum.
Noi abbiamo detto no. Questa è la nostra lista, questa è la nostra proposta, i tagliacozzani devono avere coscienza civica che al voto devono andare e devono, soprattutto, avere fiducia nella proposta programmatica.

Io spero che ci sia una coscienza civica e naturalmente chi istiga a non andare al voto commette un reato.

Le persone devono valutare, se siamo piaciuti ci voteranno se non siamo piaciuti voteranno scheda bianca”.

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