“L’Albo pretorio on line è il luogo in cui devono essere affissi tutti gli atti amministrativi di rilevanza esterna di un ente pubblico. In alcuni casi la pubblicazione è necessaria affinchè acquisiscano efficacia giuridica rispetto ai terzi”. A dirlo in una nota stampa è il consigliere comunale di Opposizione del Comune di Celano, Gaetano Ricci, che rileva e solleva il problema.
“La legge stabilisce che i vari atti devono essere pubblicati, almeno 15 giorni, per essere consultabili da tutti i cittadini o dai possibili interessati. Sembrerebbe (ed uso il condizionale anche se ne ho avuto contezza io stesso), come riferito da alcuni cittadini e da un collega consigliere, che sull’albo on line del nostro comune, dopo il 17 agosto, e per 30 giorni, i documenti non siano stati “visionabili”. Dal 20 settembre, invece, tornano ad esserlo. Sembrerebbe, ed uso ancora il condizionale, e questa sarebbe una vera anomalia, che alcuni atti indicavano una data di “inizio pubblicazione” anteriore al 20 settembre (giorno della effettiva pubblicazione), indicando al giorno 21 settembre la fine della pubblicazione nell’albo. Se può conseguentemente inferire che tali atti siano stati visionabili solo per 2 giorni? E se fosse cosi, come è potuto accadere un fatto del genere? C’è stato un problema tecnico? Non sarebbe opportuno reinserirli nuovamente nell’albo on–line del Comune per permettere a tutti di leggerli?”, aggiunge e sottolinea.
“Il buon funzionamento dell’albo pretorio del comune è un elemento fondamentale per la trasparenza amministrativa. La trasparenza amministrativa e l’accesso agli atti sono tratti distintivi di una buona amministrazione, ed a Celano, scossa ancora per le recenti indagini giudiziarie, sono ancora più indispensabili per rinsaldare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni comunali. Chiedo dunque a tutti i cittadini di contattarmi se avessero anche essi rilevato, come me, tale problematica. Per parte mia farò il mio dovere di consigliere comunale segnalando tale problema anche al Sindaco, agli amministratori, gli uffici comunali, alla società esterna che gestisce il sito web del comune e alle autorità che possano avere una competenza in materia”, questa la conclusione.