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Piano Tratturi: Celano gioca ruolo da protagonista

Convegno internazionale per riscoprire il Regio Tratturo Celano-Foggia. Il vice sindaco della città del Castello: "Il Regio Tratturo Celano-Foggia è uno dei più importanti d’Italia, un percorso dal cuore dell’Appennino fino al Tavoliere delle Puglie, un patrimonio da tutelare e promuovere, per il bene di tutti".

Alla ricerca del tratturo Celano-Foggia, è questo il titolo del workshop internazionale di urbanistica partecipata per la rigenerazione dei paesaggi tratturali che interessa alcuni Comuni del comprensorio aquilano tra i quali appunto Celano, l’unica realtà in Provincia de L’Aquila ad avere adottato il Piano Quadro Tratturi, deliberato in Consiglio comunale e approvato ufficialmente dalla Soprintendenza, che porterà diverse ed importanti attività turistiche di nicchia. Il programma, che ha preso il via il 4 ottobre, con un seminario pubblico tenutosi a Pescara, prevede lo svolgimento di quattro tappe, da martedì 5 a venerdì 8 ottobre, lungo la tratta abruzzese dell’antico percorso legato alla Transumanza, inserito dall’Unesco nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale.

Il workshop internazionale con studenti colombiani e albanesi è nato dalla collaborazione tra le università di Pescara, Tirana e Bogotà e l’indagine svolta da studenti dei tre atenei si propone di ricercare e di rivitalizzare, dal punto di vista paesaggistico e culturale, l’antico tracciato del Tratturo Celano-Foggia, 208 km di lunghezza, il terzo più lungo tra i cinque Regi Tratturi presenti.

Gli 11 studenti di Bogotà e Tirana e il Professore Piero Rovigatti, arrivati a Celano questa mattina, sono stati accompagnati dall’amministrazione comunale sul tratto del tratturo compreso nel territorio comunale, proprio sul luogo in cui un tempo si trovava la storica osteria di Quadranella, nei pressi della Tiburtina Valeria, punto di sosta e di ristoro per i pastori alle prese con il lungo viaggio di spostamento verso i pascoli pugliesi. Ad attenderli alcune persone del posto che li hanno accolti illustrando loro la storia dell’antica osteria.

Da qui i ragazzi sono partiti, a piedi, percorrendo l’antico tratturo, fino a raggiungere il paese di Collarmele, dove ieri, martedì 5 ottobre, si è svolto il convegno “Dare cura ai beni comuni territoriali”. Seminario internazionale dell’Università D’Annunzio in presenza ed in collegamento streeming con le Università partner di Tirana e Bogotà. Dopo i saluti del Sindaco di Collarmele Antonio Mostacci e del Vice Sindaco di Celano Piero Ianni, si sono susseguiti gli interventi del Professore Piero Rovigatti, del Direttore del Parco Regionale Sirente-Velino Igino Chiuchiarelli che presenterà l’idea progettuale “Tratturi e cammini”, di Rossella Belluso, Segretario Generale della Società Geografica Italiana e dell’archeologo Andrea Staffa. Al termine c’è stata la presentazione del trailer relativo al docufilm “Rutas paragona appenninica”.

“Siamo orgogliosi di aver partecipato e di essere protagonisti di questo importante iniziativa internazionale – afferma il Vice Sindaco Ianni – iniziativa che propone tra l’altro l’attivazione di progetti e di azioni immediate per la rigenerazione dei paesaggi tratturali e la riqualificazione delle zone interessate. Ringrazio, a nome dell’intera amministrazione, il Sindaco di Collarmele Antonio Mostacci per averci inviato a questa splendida giornata. La transumanza non è solo una tradizione che affonda le sue radici nella preistoria, ma anche una testimonianza sulla storica pratica della pastorizia, riconosciuta nel 2019 dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale come modello di produzione ecologica e sostenibile. Il Regio Tratturo Celano-Foggia è uno dei più importanti d’Italia, un percorso dal cuore dell’Appennino fino al Tavoliere delle Puglie, un patrimonio da tutelare e promuovere, per il bene di tutti. Per questo motivo penso che la giornata, il convegno e il progetto siano molto rilevanti, per l’importanza culturale dell’argomento, per la riscoperta delle nostre tradizioni e per le relazioni sociali tra le amministrazioni e le comunità, unite per raggiungere un obiettivo comune. È solo grazie ad una comunità di intenti, alla collaborazione da parte di tutti che i progetti possono realizzarsi. Noi ci siamo e ci crediamo.”

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