Con decreto del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica del 27 novembre 2000 n. 2392,
è stato approvato il Patto Territoriale della Marsica che comprende 37 Comuni della Provincia dell’Aquila.
Complessivamente, il Patto Territoriale prevede investimenti totali pari a mil./€.68,02, di cui mil./€.15,92= destinati al
miglioramento delle opere infrastrutturali e mil./€52,10= al sostegno di investimenti privati. La ripartizione della spesa
delle iniziative produttive è per mil/€.30,77 a carico delle imprese, mentre mil./€. 21,33 sono a carico della finanza del Patto. La spesa per le opere infrastrutturali è ripartita su 10 progetti. Gli investimenti nel settore privato sono distribuiti su 39 aziende e sono in grado di attivare occupazione aggiuntiva per 560 unità.
Si legge nella nota a firma di Augusto Di Bastiano “I Soci del Consorzio, inizialmente, furono le tre Comunità montane, il Gal Marsica e il Comune di Avezzano. Successivamente entrò a farne parte anche la Provincia. Fu nominato un consiglio di amministrazione con Augusto Di Bastiano in rappresentanza del Comune di Avezzano, che ne divenne anche presidente. Compito del Consorzio era quello di selezionare i progetti, con i quali le imprese intendevano partecipare al bando nazionale per il finanziamento e l’ammissione ai contributi.
Il patto andò in porto per il Grande apporto che fu dato da ingegner Loreto Di Cicco, architetto Carlo Floris, Giovanni Santilli, Giovanni D’amico e la fiducia che tutti i 37 comune della marsica e le parti sociali ci dettero.
L’opportunità di un patto territoriale che avesse avuto ruolo e prospettive nella Marsica, a mio avviso, si persero nel 2002 quando non si volle dare spazio ai privati all’interno del Patto territoriale con arretramento degli enti locali, visioni diverse, prevalse il mantenimento degli enti locali a discapito dei privati.
Nel 2002 tre Comunità montane, il Gal Marsica e il Comune di Avezzano, optarono per il cambio del presidente.
Premessa necessaria per arrivare al centro fieristico di Avezzano che quando ero presidente del Patto sostenevo la tesi che senza una compagine di maggioranza di privati nella gestione del Patto territoriale, esso non avrebbe avuto futuro, mio modello era il Patto del Sangro Aventino che ancora oggi è strumento di sviluppo del Territorio.
Il patto territoriale della Marsica non è mai diventato una Agenzia di sviluppo al servizio del Sistema Territoriale, ed oggi anche in presenza di bandi specifici fa fatica a rispondere.
L’ingresso di aziende e banche, che erano pronte ad entrare, avrebbe permesso una gestione del patto più efficace ed il completamento delle infrastrutture presenti in esso. Il Centro Fieristico, non è mai decollato ci sono state iniziative sporadiche con grossi impegni finanziari da parte del Comune di Avezzano.
Il Centro Fieristico nella Marsica non è mai nato, non esiste struttura per gestirlo, ci sono solamente le mura.
Prima domanda che mi pongo i 37 comuni della Marsica sono interessati ad avere il Centro Fieristico?
Le parti sociali, gli industriali, gli agricoltori tutti i settori produttivi del territorio, della provincia e della Regione cosa ne pensano?
La regione in questo ventennio dalla nascita dell’idea del Centro Fieristico, alla sua realizzazione ha dato sostegno al territorio Marsica?
Si chieda pure la sospensione della vendita, ma che venga accompagnato da un’idea di utilizzo utile al territorio ed alla Regione”.