“Un uomo aveva perso tutto, salvo il desiderio di rivedere, in un luogo ormai desertificato, crescere gli alberi. Senza dirlo a nessuno comincia a seminare querce, betulle, faggi. Quel luogo diventa una foresta, i ruscelli si riempiono d’acqua, il villaggio si ripopola. La vita riprende. A molti sembrò un miracolo. Invece fu solo la tenacia di un uomo del quale non sapranno mai.”
da “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono.
Con questa citazione, il sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Carlo Rossi, commenta l’importante riunione che s è svolta sabato scorso in Comune. “Il destino di un Regolamento Edilizio e di un PRG si misura anche sulla capacità di coinvolgere la comunità verso una meta visionaria. Convincere che tramite la programmazione territoriale, decidiamo il futuro di chi arriverà dopo di noi“.
“Lo statuto del territorio sarà il riconoscimento del valore del paesaggio, natura, identità, agricoltura, mobilità e intermodalita’, viabilità storica e infrastrutture di montagna, centri storici, ricettività diffusa, connettività, identità cromatica”, avverte sul suo profilo social il sindaco.
“Il patto di comunità assuma queste parole chiave per un futuro condiviso che si diffonda come una inebriante brezza sinfonica, lungo la valle Roveto. Grazie infinite all’architetto Marcello Borrone per la dedizione a questa importante tematica preludio di un grandissimo percorso insieme”, conclude Rossi.