“Oggi si lavora sottotraccia, in gran segreto, facendo proposte formative e di carriera ad personam. Nonostante i metodi discutibili che caratterizzavano Micron, vi erano comunque formale equità ed apparente concessione di partecipazione allargata, se non a tutti, a molti. Evidentemente quella filosofia non è più di attualità e lo stupore generato è grande se si considera ciò che ha “dato” quella realtà a chi, oggi di ritorno in Avezzano, sta invece dando un indirizzo politico al sito di natura “padronale”, con qualche concessione ad una unica famiglia…”. Così in un comunicato le RSU dello stabilimento LFoundry di Avezzano.
“Proporre un cambio mansione con assunzione diretta, seppur temporanea, al personale in somministrazione, non puo’ far altro che renderci felici. La creazione di nuovi posti unito al ricambio generazionale va nella giusta direzione, così come proponemmo per il contratto di espansione rifiutato poi dall’azienda! Ma, nello specifico, perché’ non tener conto dei dipendenti interinali ultraventennali della Lfoundry che hanno partecipato all’ultimo job posting in questione? O ad altri oggi invogliati dalla nuova turnazione che vorrebbero passare da manufacturing ad equipment?
Consapevoli che non avremo risposte a queste domande e data la considerazione riposta nei confronti della rsu da questa dirigenza, invitiamo l’azienda a riaprire un confronto costruttivo e partecipativo con i rappresentanti dei lavoratori. Molti sono gli interrogativi quotidiani posti dai dipendenti su ciò che riguarda il presente e soprattutto il futuro del sito, interrogativi a cui fa eco un assoluto silenzio ed un modo di agire in alcuni casi ai limiti della “TRASPARENZA” legale.
La labor efficiency non si misura solo con dei grafici personali, quello si fa a Singapore… qui siamo in Italia”.