“In riferimento ad un articolo pubblicato di recente sulla stampa locale relativamente ai debiti del CAM mi viene spontaneo, da cittadino utente di detto servizio, fare alcune semplici considerazioni: com’è accaduto che un’azienda operante con materia prima gratuita abbia accumulato un debito così importante? Un esorbitante debito al quale, comunque la si vuol mettere, dovremo far fronte noi utenti. Al di là delle procedure e degli atti amministrativi attuati e da attuare per risolvere il problema dei debiti pregressi, sarò limitato di comprendonio io, ma ancora non riesco a capire quali errori operativi e/o strategie gestionali errate hanno causato tale preoccupante situazione. Inoltre, se il debito accumulato è di circa 110 milioni e le morosità ammontano a circa 20 milioni, come mi è sembrato di capire leggendo suddetto articolo, qualcosa non torna: forse non è “colpa” solo dei morosi”. Questo il commento di Pasquale Cavasinni in merito ad alcune notizie relative ai debiti del Cam.
“Non è dato capire quali sono i progetti di sviluppo e modernizzazione del servizio che l’azienda intende mettere in campo per cambiare rotta ed offrire il prodotto (l’acqua e la depurazione) in maniera efficiente e sicura agli utenti. Gli amministratori del CAM dovrebbero sapere che la stragrande maggioranza delle famiglie continua a pagare puntualmente canoni e balzelli vari compresi in bolletta, acquistando nel contempo l’acqua minerale in bottiglia perché non si fida della qualità di quella che sgorga dai rubinetti delle loro case. Stante così le cose, il costo del consumo di acqua per tutte le attività che la richiedono non è solo quello riportato in bolletta, ma come minimo si raddoppia. Sarebbe oltremodo utile e gradita una corretta informazione rivolta agli utenti da parte degli amministratori del CAM non solo su come si salderanno i debiti, ma anche sull’eventuale piano industriale per evitare di accumulare altri debiti e per realizzare un servizio virtuoso che sia il meno oneroso possibile per famiglie e imprese.
Non sono interessato, credo come la maggioranza, a conoscere eventuali responsabilità soggettive, di schieramenti politici o di ex ed attuali amministratori in relazione ai debiti dichiarati in bilancio. Piuttosto ritengo che a tutti interessi sapere se adesso esista un’idea imprenditoriale che metta al riparo l’azienda dagli errori commessi precedentemente; se ci sia la consapevolezza amministrativa ed una vera strategia di medio-lungo termine volta alla tutela degli interessi della società, ma anche a vantaggio di tutti i cittadini contribuenti”.