Il sindaco di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, si schiera al fianco del sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio, candidato presidente per la Provincia dell’Aquila, ricorda la rilevanza delle sfide che attendono l’intero territorio aquilano e rimarca la necessità di un nuovo Governo provinciale che sia realmente di riferimento per tutti gli Amministratori dell’area.
“Il 18 dicembre noi amministratori saremo chiamati a votare per rinnovare presidenza e consiglio Provinciale. Si profilano sfide impegnative, in cui progettualità e capacità di ben amministrare faranno la differenza, perché proprio le scelte che si andranno ad operare da qui in avanti, e probabilmente come poche volte nella storia del nostro Paese, saranno fondanti per il futuro dei territori. Per questo ho accolto con grande favore la disponibilità del sindaco Vincenzo Giovagnorio ad assumere la guida della Provincia – spiega – La caratura personale e di Amministratore di Giovagnorio è nota e ha già dato prova non solo di grande perizia, ma anche della sua capacità di difendere in prima linea, e senza cedimenti, gli interessi dei cittadini e dell’intero territorio aquilano, come è stato nella battaglia per la sanità locale e provinciale, nel tempo più cupo della pandemia”.
“Pieno sostegno dunque a Vincenzo Giovagnorio, confidando che, soprattutto in vista di quelle scelte cruciali, parlare di intero territorio aquilano possa finalmente significare davvero intero territorio provinciale. É fondamentale avere, nell’ente Provincia, rappresentanti di riferimento per tutta l’area e a prescindere da altri tipi di aree. Amministratori con senso istituzionale, capacità amministrativa e lungimiranza, capaci di cooperare con i territori e i sindaci in modo costruttivo e serio, e che siano consapevoli che non vi può essere una reale crescita della nostra terra se continuano a imperversare logiche e dinamiche legate a più o meno privati orticelli: il territorio deve crescere tutto, in modo organico, o semplicemente continuerà a non crescere e anzi a restare sempre più indietro”.