In data 8 marzo la XIV Commissione del Senato della Repubblica, competente in materia di Politiche dell’Unione Europea, ha condiviso alcune osservazioni proposte dalla IV Commissione del Consiglio Regionale dell’Abruzzo.
L’oggetto del contendere è nientemeno che la Direttiva Europea 2006/123/CE, meglio nota come ‘Direttiva Servizi’ o ‘Direttiva Bolkestein’, dal nome del Commissario Europeo che se ne fece promotore. Su di essa, nel gennaio scorso la Commissione Europea si era fatta promotrice di modifiche in senso ancora più restrittivo per quanto riguarda la notifica di progetti legge, di regolamento e di atti amministrativi da parte degli Stati Membri e delle Regioni che contemplino regimi di autorizzazione nonché requisiti per l’accesso o per l’esercizio di attività di servizi.
La risoluzione numero 11/2017 della IV Commissione Consiliare abruzzese, approvata a maggioranza lo scorso 22 febbraio, ha preso invece una decisa posizione contraria rispetto a questo appesantimento burocratico, che andrebbe a limitare la veloce e proficua azione legislativa da parte tanto delle Regioni quanto degli Stati membri dell’Unione. L’Abruzzo ha inoltre chiesto dei chiarimenti sull’eventuale possibilità, da parte della Commissione europea, di sottoporre a procedura d’infrazione gli Stati membri che nella loro azione legislativa commettessero vizi procedurali o sostanziali in violazione della citata proposta di direttiva.
Nel definire la propria posizione sul tema, la XIV Commissione del Senato ha esplicitamente fatto riferimento alle osservazioni provenienti dall’Abruzzo, insieme ad altre analoghe provenienti dalla Regione Emilia-Romagna. Si ha inoltre notizia di altre Regioni italiane che nelle ultime settimane hanno provveduto ad approvare risoluzioni simili a quella abruzzese.
«Questa notizia è l’occasione per dare il giusto riconoscimento al Servizio Affari Istituzionali ed europei e all’Ufficio di supporto ai lavori della IV Commissione del Consiglio Regionale e al suo personale, nell’ordine: il Dirigente, Giardino; la Responsabile, Rosa; i collaboratori Fusari e Di Peco», ci ha dichiarato il Presidente della IV Commissione Consiliare, Luciano Monticelli, che ha seguito l’iter di approvazione della risoluzione.
«Non è la prima volta che delle loro idee fanno scuola fuori dalla nostra Regione: ricordo il caso di una risoluzione del Parlamento Europeo sul riconoscimento dei prodotti tipici non agricoli, nel gennaio del 2016, che recepì alcuni punti fondamentali sollevati dall’Abruzzo nell’ottobre del 2014».
«È un’ulteriore conferma che l’Emiciclo sta svolgendo un lavoro di prim’ordine nel seguire i processi legislativi europei», conclude Monticelli. «Anche sulle notifiche IMI, lo strumento che l’Europa mette a disposizione per formulare osservazioni sui processi legislativi degli altri Paesi in materia di attività di servizi, la nostra attenzione è costante e puntuale, grazie alle esperte competenze maturate dal personale del Consiglio e dal valido contributo delle vincitrici delle borse di ricerca provenienti dall’Università degli Studi di Teramo, che consente lo studio e l’analisi di numerosi dossier».
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