L’Opus Dei ha un occhio mondiale che guarda intorno, avanti, indietro e a fondo. Un occhio che, oggi, ha puntato la sua umile pupilla vivace sulla città di Avezzano. Ricamata di spiritualità, è stata, infatti, la mattinata odierna, dedicata all’intitolazione della sala convegni della Residenza dei Marsi ‘San Bartolomeo’ al vescovo spagnolo Alvaro del Portillo, prelato dell’Opus Dei e primo beato ingegnere della storia, nonché padre di una lunga riflessione sui tempi moderni e su come aiutarli a crescere nella fede di Dio.
Svelato, di fronte ad una nutrita platea di cittadini, primi cittadini della Marsica, consiglieri regionali e autorità civili, militari e religiose, il prestigioso quadro realizzato dal famoso Istituto d’arte sacra di Firenze, diretto dal dottor Giorgio Fozzati, che ha dato un’impronta fisica e metafisica alla cerimonia odierna, in cui la filosofia onnipresente dell’Opus Dei è entrata anche nelle stanze di una realtà ed una struttura da poco custode di una popolazione debole, ma determinata ricercatrice della speranza, soprattutto nei tempi di crisi di oggi, quale quella degli anziani, troppo spesso soli ed abbandonati.
Al di sotto del ritratto, è stata affissa anche una targa commemorativa (in foto) a futura memoria delle gesta dell’ingegnere beato e messaggero di una fede pura e schietta. ‘il Beato Álvaro del Portillo è stato il più stretto collaboratore di San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, e suo primo successore dal 1975 al 1994. È stato un uomo fedele alla Chiesa di Cristo, un sacerdote paterno cha amava tutti, un vescovo affettuosamente unito al Papa. Ha percorso insieme a San Josemaría le strade d’Abruzzo nei suoi molti viaggi apostolici, pregando e benedicendo i suoi abitanti’, questo il contenuto della placca dorata affissa.
A seguito della benedizione del ritratto, si è svolta la tavola rotonda, all’interno della sala convegni, dal titolo di ‘Anzianità: una stagione per la vita’. L’argomento è stato sviscerato sotto ogni punto di vista da Monsignor Pietro Santoro , vescovo dei Marsi e dal professor Flavio Keller, Ordinario di Fisiologia dell’Università Campus Biomedico di Roma. Il momento riflessivo è stato moderato da Gino Milano ed accompagnato dagli interventi e dalle testimonianze vivide della dottoressa Maria Teresa Letta, della dottoressa Anna Maria Bacchetta e del dottor Raffaele Nappi.
Primo successore di Josemaría Escrivá de Balaguer, al timone dell’Opus Dei, il nome del Beato Del Portillo, stamani, ha avvicinato fede e riscoperta di un’età che deve essere mite e rispettata sopra ogni cosa.«Riscoprire il valore della preziosità dell’anzianità nella famiglia, negli affetti vicini e non solo nelle strutture: questo il senso del tavolo di oggi. – ha affermato il Vescovo dei Marsi, Pietro Santoro – L’Opus Dei è sempre stata accanto e vicino ai cigli delle strade, agli angoli bui del mondo, ai luoghi incompresi e senza amore. Oggi parliamo di un affetto ritrovato».
Le interviste integrali ai protagonisti e le riflessioni della giornata saranno in onda sul canale 119 del Digitale Terrestre, InfoMediaNews, a partire da lunedì 2o marzo.