Nuove misure anti-covid per la scuola e sulla durata del Green pass, il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto (senza il voto della Lega).
Stop quindi alle restrizioni, anche in zona rossa, per chi è vaccinato contro il covid. E validità del certificato verde, per chi ha tre dosi, “indefinita” ha detto il premier Mario Draghi.
Mentre, per quanto riguarda la scuola, i vaccinati non andranno più in Dad.
Questi provvedimenti, ha spiegato il presidente del Consiglio, “vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese”.
“Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”, ha aggiunto.
“Non c’è nessuna discriminazione. Credo che questa sia una parola sbagliata che nulla ha a che vedere con il decreto che abbiamo approvato” ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo a una domanda sulla posizione della Lega che non ha votato il decreto, ritenendo alcune misure ‘discriminatorie’.
Speranza – come spiega Adnkronos – ha quindi voluto ribadire come “i vaccini siano davvero lo strumento fondamentale che ci sta consentendo gradualmente di aprire una fase nuova. Noi lo diamo per scontato, ma” la vaccinazione “sta piegando finalmente la curva” epidemica “senza per questo aver dovuto fare scelte di limitazioni molto significative, come stanno facendo altri paesi in Europa”.
“Capisco le difficoltà, gli scrupoli e le perplessità”, ma la distinzione tra vaccinati e non, anche nelle scuole, va introdotta. Così, riferiscono fonti di governo all’Adnkronos, il premier Draghi avrebbe replicato al ministro Massimo Garavaglia, che in Cdm ha sollevato i dubbi del Carroccio sulle nuove misure varate dal governo. Il presidente del Consiglio, raccontano, sarebbe stato comprensivo ma anche tranchant, evitando che si riaprisse una discussione sulle norme già definite in cabina di regia.