[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/03/21_01_17_Residenza_dei_Marsi_thumb9.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/21_01_17_Residenza_dei_Marsi.mp4[/KGVID] Nel lontano 2005, gli venne dedicata una piazza intera, in quel di Trasacco, oggi, lo spirito di un’altrettanto intera comunità si stringe di nuovo attorno alla sua essenza e al suo nome.
Dal cielo alla strada, dal sommo lume al sommo buio, sulle ali di una filosofia di fede che ha toccato, in tanti anni di esistenza, mondi, nazioni, storie e gesta di santità. Ad Avezzano, sabato scorso, la sala convegni della locale Residenza dei Marsi ‘San Bartolomeo’ è stata intitolata al Beato Alvaro del Portillo, l’umano ingegnere e padre di carità dell’Opus Dei, alla guida dell’organizzazione dal 1975 al 1994.
«Il Beato Alvaro Del Portillo – afferma il Vescovo della Diocesi dei Marsi, Pietro Santoro – è stata una persona ed una figura detentrice di una grande straordinarietà, affidata, però, ai percorsi di vita quotidiani. L’occasione che ci è riservata, di fronte a questa meravigliosa effige di santità, è anche quella di affrontare, insieme, la problematica della custodia relativa agli anziani. Non per nulla, il tutto si è svolto dentro la Residenza ‘San Bartolomeo’: una custodia che, effettivamente, implica in sé tante sfide, ma, soprattutto, quella lanciata alla tenerezza. Gli anziani, sono, oggi, la mappa della nostra storia».