Magliano de’ Marsi decide di essere un Comune spartiacque, in questo tempo logoro e consunto dal Covid-19.
Un Comune che accende una luce nel buio della depressione, soprattutto giovanile. Perché c’è e non si vede, un po’ come questo maledetto virus che ci circonda, che ci annebbia la vista e ci fa tremare anche il respiro, per via della mascherina. Stamattina, è stato firmato il protocollo tra l’Ente e l’Associazione “Veronica Gaia Di Orio”, per la ricerca e la lotta alla depressione giovanile. “Lo sappiamo da tempo – afferma il professor Ferdinando Di Orio, psichiatra che a breve presenterà ad Avezzano un libro “faro” sulla depressione giovanile nella Marsica – ma adesso questo Covid crea più ansie di prima; in fondo basta transitare davanti ad una farmacia e osservare la lunga fila di gente in attesa del tampone. Basta vedere come ciascuno di noi si comporta in modo alterato nei confronti della pandemia. Le malattie di carattere psichico – continua il docente universitario – sono diventate a poco a poco le più importanti. Vi faccio notare che nella nostra Provincia aquilana, abbiamo un numero molto alto di suicidi, come territorio siamo tra i primi in Italia. Il suicidio è una conseguenza della trascuratezza dei nostri ragazzi che, a volte, non hanno nessuno con cui confidarsi. Il suicidio nei giovani, secondo le stime, è la seconda causa di morte”.
Per questo serve frenare, grazie ad esempio alla figura dello psicologo di famiglia, accanto a quella del medico di base.
Dice il sindaco di Magliano: “Nella medicina del territorio, si cela la vera ricetta vincente per la cura di alcune problematiche. Abbiamo investito risorse in questa iniziativa sperimentale, che spero possa essere eguagliata non solo dai Comuni vicini, ma anche da Enti più importanti come la Regione Abruzzo. Vogliamo essere un esempio concreto“.