L’emergenza umanitaria scoppiata in Ucraina ha rimesso in moto la solidarietà del territorio regionale, ma non solo.
Oltre alle parole e alle manifestazioni di piazza – che servono per unire e per non dividere idee e persone – occorrono anche tanta concretezza e organizzazione, per riuscire a dare un aiuto vero a chi sta fuggendo dalla guerra.
Il vice sindaco del Comune di Avezzano, intervistato dalla nostra Redazione, spiega: “Serve anche un sostegno di carattere giuridico o un sostegno psicologico, serve l’opera di mediazione, da offrire a queste persone. Ieri, alle 12, la nostra amministrazione ha incontrato i presidi dei plessi delle scuole elementari e medie del territorio di Avezzano: arriveranno, di fatti, anche in città sicuramente dei bambini dall’Ucraina, quindi dobbiamo essere pronti per inserirli, in maniera meno traumatica possibile, nelle nostre attività didattiche. I dirigenti scolastici si sono resi disponibili tutti, indistintamente”.
Sempre nella giornata di ieri, ma nella riunione delle ore 16, che ha visto interfacciarsi vice sindaco e rappresentanti del Commissariato di Polizia e della Asl locale, è emerso l’impegno di verificare se è possibile aprire il centro sanitari di prima accoglienza per i rifugiati già a partire da domani.