Ieri e oggi. L’evoluzione e le innovazioni della Sanità aquilana 13 anni dopo: tutto questo al centro del convegno all’Emiciclo “Le innovazioni in anestesia e l’analgesia locoregionale nella rianimazione e nella chirurgia aquilana, a 13 anni dal terremoto”, alla sua seconda edizione, che ha acceso i riflettori sull’eccellenza del San Salvatore – uno dei centri di riferimento nazionali per le tecniche citate – e sul lavoro dei suoi professionisti.
Nel ricco programma del convegno, che ha visto la partecipazione di Osvaldo Bevilacqua, dopo i saluti istituzionali che hanno preceduto l’inizio dei lavori, il dottor Pierfrancesco Fusco ha aperto le sessioni di interventi, illustrando la “Moderna” Anestesia locoregionale italiana, che ha trovato giusta testimonianza nel primo libro in inglese sulle tecniche di terapia del dolore attraverso l’uso degli ultrasuoni, dal titolo: “ULTRASOUND-GUIDED NERVE BLOCKS OF THE TRUNK AND ABDOMINAL WALL”, di cui il dottor Fusco, del P.O San Salvatore, è editor principale.
Il libro, nella letteratura sanitaria inglese, costituisce un unicum, in virtù dell’assenza di un testo simile a livello internazionale ed è la specifica traduzione, in lingua inglese appunto, del volume
“Anestesia locoregionale e terapia del dolore” edito nel 2016, a cui il dottor Fusco – sempre nella veste di Editor – aveva collaborato con più di 40 anestesisti italiani, esperti del settore.
Risposta positiva in termini di partecipazione alla seconda edizione del convegno di questa mattina. Nel corso dell’evento, è stato mostrato ai presenti anche il contributo arrivato dallo scienziato Rafael Blanco – illustre anestesista e tra gli iniziatori delle tecniche di anestesia e analgesia locoregionale – ora ad Abu Dhabi.
Il commento del dottor Pierfrancesco Fusco, a margine del convegno tenutosi all’Emiciclo.
“È stata una giornata importante, perché ho fortemente voluto fare la prima presentazione di questo testo, storico per l’anestesia locoregionale e per la terapia del dolore, qui a L’Aquila. In questo modo ho voluto omaggiare questa città con un evento che ha preceduto l’appuntamento ufficiale per la presentazione internazionale del testo, prevista a Roma. Nel corso del convegno, sono state toccate tematiche innovative e all’avanguardia, con l’esposizione delle nuove tecniche – che verranno applicate nel prossimo futuro – per il trattamento del dolore postoperatorio e per il trattamento del dolore cronico. Sulla medesima scia di innovazione e ricerca, il convegno ha trattato aspetti altrettanto innovativi relativi, nello specifico, alla chirurgia aquilana: tutti i chirurghi hanno esposto tecniche chirurgiche all’avanguardia che caratterizzano il loro campo professionale. Un focus tecnico-scientifico concluso da una ventata di innovazione e di ottimismo, con uno sguardo proiettato ad un futuro dalle migliori prospettive per la realtà sanitaria aquilana: come dimostra il testo presentato, che rappresenta un autentico vanto della scuola di Anestesia e terapia del dolore italiana a livello internazionale, di cui L’Aquila è uno dei perni per qualità ed efficienza dell’opera svolta”.