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Guerra Ucraina: 4.325 profughi in Abruzzo

Confindustria: "Crollo dell'export abruzzese causato dal conflitto"

Cinquantesimo giorno di guerra. Era il 24 febbraio quando le truppe russe hanno invaso l’Ucraina. Poche ore dopo è iniziata la fuga dei civili dal Paese. L’esodo più grande di sempre ed il più veloce in Europa dal dopoguerra.

In Abruzzo, ad oggi, sono state accolte 4325 persone inserite in strutture ricettive, famiglie e altri istituti.

Sono soprattutto donne e bambini. I minori censiti in regione sono 1082, di cui 23 non accompagnati.

I profughi accolti nel sistema dei centri di accoglienza straordinaria in Abruzzo sono 186 e 1462 nel sistema degli alberghi.
2677 sistemati al di fuori della rete del cas. Il numero maggiore spetta alla provincia dell’aquila con 924 profughi sistemati presso case o strutture private.

Alla crisi umanitaria si aggiunge quella economica.
Secondo l’Indagine del Centro studi di Confindustria sugli effetti e le difficoltà generate dal conflitto in Ucraina nel settore industriale, Oltre il 16% delle imprese della provincia dell’Aquila ha dichiarato di aver già ridotto la produzione. Si registra un crollo dell’export e la crescita del pil è sotto il 2%.

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