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Festa della mamma: S.O.S. per 55 mila ucraine in fuga

All'Aquila una bella storica di solidarietà. Le donne della campagna di Coldiretti danno il loro personale contributo: Janessa e Jiulia, mamma e figlia, provenienti da Kharkiv tra le città in cui il conflitto è più feroce, sono state accolte da Valentina.

Con 55mila donne in fuga dall’Ucraina, molte dei quali con i figli al seguito che altre sono state invece costrette a lasciare, scatta la solidarietà delle donne della Coldiretti attraverso iniziative da Nord a Sud del Paese per fornire accoglienza, cibo e lavoro, anche con il coinvolgimento nella vita aziendale. È quanto afferma Coldiretti Donne Impresa in occasione della Festa della Mamma che si celebra oggi 8 maggio, dedicata quest’anno alla solidarietà verso le mamme ucraine.

In un momento difficile come questo, le donne delle campagne hanno avvertito la necessità di dare il proprio contributo, secondo le proprie disponibilità, per cercare di alleviare le pene delle tante donne costrette a fuggire dalle proprie case con i loro figli a causa della guerra. Le imprenditrici agricole di Coldiretti così hanno spalancato le porte loro aziende in molte regioni, dalla Lombardia dove una donna ucraina di nascita ospita quattro donne in fuga dal conflitto con i loro bambini alla Sicilia dove in un convento di frati francescani mamme e figli ucraini sono in perfetta sintonia e le donne Coldiretti organizzano attraverso la spesa sospesa nei mercati di campagna Amica la raccolta di generi alimentari.

Una bellissima storia di solidarietà arriva anche dall’Aquila, in Abruzzo, dove Janessa e Jiulia, rispettivamente mamma e figlia, provenienti da Kharkiv tra le città in cui il conflitto è più feroce, sono state accolte da Valentina (anche lei Ucraina di nascita) ma ormai naturalizzata italiana. Essendo anche lei mamma e moglie, quando Valentina ha saputo dell’inizio del conflitto, con la complicità e l’accondiscendenza del marito Romeo Pulsoni ha deciso di accogliere con gioia le due donne. E’ un ricongiungimento tra mamme “ucraine” – dice Valentina – che si ritrovano, con un passato alla spalle diverso in un Parse che con me è stato accogliente donandomi amore, lavoro e serenità in una nuova vita. E ancora conclude “Io sono stata accolta in Italia diversi anni e mi sono subito sentita amata è giusto che, a mia volta, io aiuti il mio popolo e approfittando della festa della mamma faremo tanti piatti gustosi. Tre donne insieme che si scambiano ricette made in Italy e made in Ucraina sperando di poter brindare alla pace”.

“In tutta Italia si sta formando rapidamente una forte rete di solidarietà – dice Antonella Di Tonno, responsabile Coldiretti Donne Impresa Abruzzo – l’accoglienza nelle aziende agricole è un’esperienza di solidarietà attiva, in cui si ritrovano saperi, emozioni e sentimenti, dove l’aiuto arriva dalla condivisione di pratiche e esperienze scandite dai ritmi della natura, dallo scambio di conoscenze e saperi che uniscono da sempre le mamme e le donne di tutti i paesi”.

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