Un’alleanza non meramente politica con al centro il “faro”
della Costituzione del 1948 e il no a Euro, Unione Europea, Nato, Green
Pass e vaccinazione obbligatoria: Stefano D’Andrea, presidente del
partito nato in Abruzzo “Riconquistare l’Italia“, riassume così in vista
delle elezioni del prossimo 25 settembre l’alleanza “Italia Sovrana e
Popolare” a cui hanno aderito, oltre a Riconquistare l’Italia, Ancora
Italia di Francesco Toscano, Partito Comunista di Marco Rizzo e Azione
civile dell’ex magistrato Antonio Ingroia.
In campo anche diverse associazioni e comitati come il Comitato No
Draghi. La raccolta firme ha coinvolto anche l’Abruzzo.
Si tratta di un’alleanza, spiega l’avezzanese D’Andrea, docente di
Diritto privato all’Università della Tuscia, “nata dall’esigenza comune
di coinvolgere più forze con gli stessi obiettivi per poter entrare in
Parlamento in un momento storico difficilissimo, che richiede la
partecipazione attiva di persone concrete, serie, che hanno a cuore la
sovranità dell’Italia e quindi il rispetto e l’applicazione della
Costituzione del 1948”.
“Lavorare a questo progetto – continua il presidente di Riconquistare
l’Italia, autore di un libro uscito recentemente per Rubbettino editore
dal titolo ‘L’Italia nell’Unione Europea. Tra europeismo retorico e
dispotismo «illuminato»’ – è stata una fatica, perché le elezioni sono
vicinissime e stiamo correndo per raccogliere le firme, ma è stata una
fatica entusiasmante. Ho lavorato e continuo a lavorare con persone che
hanno le idee chiare, che sono preparate, concrete e con le quali ho
stabilito un bellissimo rapporto. Si discute, ovviamente, ma senza mai
alzare la voce, né prevaricare. Ci aspettano due mesi di fuoco, noi
siamo pronti”.
“Le possibilità di entrare in Parlamento? Ci sono, anche se non bisogna
mai volare alto. Riconquistare l’Italia arriva dopo anni di lavoro duro
fatto dai militanti. Siamo partiti da una associazione per formare
persone in grado di essere classe dirigente, ora c’è questa occasione a
cui non abbiamo voluto sottrarci perché siamo consapevoli di essere in
grado di fare il meglio per il nostro Paese. L’occasione è arrivata. E
l’alleanza c’è e si basa su un programma studiato e condiviso che non
lascia spazio a interpretazioni di sorta”.