“Trentamila presenze per la stagione estiva e solo una manciata di carabinieri in servizio. Quanto accaduto a Ovindoli domenica sera è gravissimo ed è la dimostrazione che c’è un allarme sicurezza che non va più sottovalutato. È necessario investire sul numero di uomini e donne in divisa e sugli strumenti a loro disposizione e dando più fondi ai Comuni per impianti di sorveglianza di ultima generazione, con cui poter incastrare i malviventi”.
Il segretario regionale della Lega, Luigi D’Eramo, deputato uscente e ricandidato come capolista al proporzionale della Camera, interviene su una notizia che ha scosso fortemente la comunità di Ovindoli, nella Marsica, dove tre stranieri malintenzionati sono entrati nell’abitazione di un imprenditore del paese e, sorpresi a rubare, lo hanno picchiato selvaggiamente.
“Nel post pandemia – spiega ancora il parlamentare – il turismo dell’Altopiano è esploso e le unità in servizio nelle due sole stazioni dell’Arma, una a Ovindoli e l’altra a Rocca di Mezzo, sono rimaste le stesse. Si pensi che solo Rocca di Mezzo, di media, ogni estate si popola di circa 15mila persone. Si tratta di comuni che vivono con l’indotto turistico, dove a parte il picco registrato quest’anno, ci sono sempre numeri elevatissimi che portano chiaramente richieste anche in termini di sicurezza. Sono caserme che vanno rafforzate. Il rischio, ancora una volta, è quello che la gente perda fiducia nelle istituzioni. Ma noi questo non lo permetteremo”, continua il segretario abruzzese del Carroccio, “dal 26 settembre, con la Lega in una posizione forte all’interno di un governo di centrodestra, sarà garantita la presenza capillare sul territorio. Ci saranno fondi per telecamere di videosorveglianza per i Comuni e per strumenti più efficaci per gli operanti che devono affrontare soggetti pericolosi come quelli che hanno agito a Ovindoli. D’altronde la dotazione del taser, fortemente voluto dal nostro partito, si è dimostrata di grande efficacia”.
La Lega Abruzzo, infine, esprime solidarietà all’imprenditore marsicano coinvolto nel terribile episodio di violenza, nella sfera più privata, la sua abitazione.