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“Minori senza assistenza”, appello Autismo Abruzzo

Il presidente Verzulli: "Liste d'attesa e servizi non erogati"

Nonostante diffide, pronunciamenti giuridici e ordinanze del Tribunale competente, vari minorenni autistici, residenti nella provincia dell’Aquila e assistiti dall’associazione Autismo Abruzzo Onlus attendono ancora prestazioni sanitarie da parte della Asl numero 1.

Lo segnala Dario Verzulli, presidente dello stesso sodalizio, con particolare riferimento a una bambina di 4 anni e a un ragazzo di 17.

“Maria (nome di fantasia) ha 4 anni e ha una prescrizione, emessa il 26 novembre 2021, per un intervento riabilitativo in sede di ‘Ambulatorio dedicato per l’autismo’ al pari di altre decine di piccoli utenti – spiega Verzulli -. La bambina è collocata in lista di attesa in una struttura accreditata, ma l’assenza di fondi non permette l’avvio del percorso riabilitativo”.

L’intervento riabilitativo tempestivo nell’autismo è fortemente raccomandato dall’Iss.

“L’incapacità organizzativa e la ‘burofollia’ – incalza Verzulli – sono tali da non considerare minimamente tutto questo nonostante le reiterate richieste dei genitori, che raccolte dalla nostra associazione, hanno determinato l’invio alla Asl aquilana e alla Regione Abruzzo formale diffida”.

A seguito della diffida dell’associazione, il dottor Claudio D’Amario, direttore del dipartimento sanità della Regione Abruzzo, ha inviato una nota specifica alla Asl aquilana con l’intento di acquisire le informazioni necessarie e avviare al più presto il percorso riabilitativo prescritto. Il direttore del distretto sanitario di competenza ha specificato che “la struttura accreditata di L’Aquila conferma di avere puntualmente recepito l’autorizzazione avendo tuttavia in lista d’attesa per la presa in carico altre autorizzazioni di minori con pari codice di priorità e antecedenti a quello della bimba in oggetto”.

Non va meglio a Claudio, ragazzo autistico di 17 anni, che attende dal 15 giugno scorso l’applicazione dell’ordinanza del giudice del Tribunale di Sulmona che intima alla Asl aquilana di prendere in carico il giovane. Claudio e sua madre attendono l’erogazione di un servizio di ‘compagno adulto’ (mediatore cognitivo-comportamentale) prescritto il 27 maggio 2019 dal Distretto sanitario di Castel Di Sangro.

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